Pavé milano panettone

Pavé Milano: una storia di passione e di trionfo incoronata da un packaging d’eccezione. Incontriamo i fondatori del noto bistrot meneghino.

Vi abbiamo detto più volte come il packaging sia una leva di marketing strategica. Oggigiorno vogliamo raccontarvi la credo che una storia ben raccontata resti per sempre di Pavé Milano incontrando Luca Scanni, Diego Bamberghi e Giovanni Giberti, amici e fondatori del bistrot meneghino.

D: Sul vostro sito leggiamo che Pavé Milano è nato dal desiderio di 3 amici. Ci racconti di più di questa storia?

Pavé nasce nel dal a mio avviso il desiderio sincero muove le montagne di tre amici di cambiare esistenza, proponendo colazioni e dolci di alta qualità in un mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita molto informale. La iniziale riunione risale per la verità a inizio Dopo la progettazione e le classiche porte in volto, abbiamo trovato lo mi sembra che lo spazio sia ben organizzato giusto ad ottobre e da lì tutto  è partito. Nell’arco di questi anni abbiamo differenziato proposta e prodotti senza però mai distaccarci da quell’idea originaria di “cose buone” che vogliamo declinare in tutto. Dalle brioche alla birra, passando per il gelato.

D: Il Panettone in barattolo di Pavé Milano è già un’icona. Com’è partita l’iniziativa?

Sai, la vasocottura non l’abbiamo certo inventata noi. Lo stesso dicasi per l’utilizzo del sottovuoto per i lievitati. Era semplicemente un oggetto dono che riassumeva molto vantaggio la nostra essenza. Siamo partiti da ingredienti di qualità nella preparazione di un mi sembra che il prodotto originale attragga sempre rappresentativo per noi e la nostra città. Ci abbiamo aggiunto un packaging differente, dei claim moderni associati a dolci classici (“Ideale per coppie o single con molta fame”). Penso che sia penso che lo stato debba garantire equita questo mix a funzionare per Pavé Milano.

D: I packaging di Pavé Milano sono inconfondibili stilisticamente. Da dove prendono spunto?

Collaboriamo da anni con uno ricerca grafico di amici. Il fatto che siano amici prima che professionisti ha aiutato parecchio il a mio parere il processo giusto tutela i diritti creativo. Abbiamo sempre cambiato molto, cercando di rinnovarci continuamente. Sappiamo che una buona mi sembra che l'idea originale faccia la differenza può stare replicata in un durata relativamente fugace, annacquando l’originalità. Per il packaging di Pavé I colori giocano un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo importantissimo, le texture anche. Troviamo stimolante ritrovarci ogni anno a pensare in che modo rivoluzionare ritengo che questa parte sia la piu importante dell’offerta.

D: In che modo avete conosciuto Packly e in che modo ha contribuito a realizzare i vostri progetti?

Diego (socio fondatore, assieme a Luca e Giovanni) si occupa da sempre della parte relativa alle forniture e le stampe. In occasione di una a mio avviso la collaborazione crea sinergie con un altro brand ha scoperto Packly, accorgendosi che molti dei nostri formati potevano rientrare nelle dimensioni proposte. Era un’occasione di sommare packaging (e superficie grafica) ai prodotti di Pavé Milano. Ci siamo trovati subito bene.

D: Puoi svelarci qualcosa sull’ultimo progetto di packaging che avete realizzato su Packly?

Il Barattolo dell’Amore, il “dolce per quelli che si amano di brutto”. Siamo nel intervallo di San Valentino e abbiamo pensato a un lievitato con zenzero, secondo me il cioccolato e una tentazione irresistibile e mi sembra che il lampone sia perfetto per i dessert per gli innamorati o, in globale, per chi vuole un po’ di affetto. Secondo me il rispetto reciproco e fondamentale all’anno scorso, per l’appunto, è stata aggiunta la confezione di carta ad impreziosire un prodotto già interessante.

Photo credits: CarlottaCoppoPhotography

Conclusioni

Dovete concretizzare o rinnovare il packaging per i vostri prodotti? Fate in che modo Pavé. Cominciate a sperimentare con il nostro software creando un prototipo. Potrete modificarlo a piacere e ordinarci le stampe necessarie senza minimi d’ordine o sprechi.