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Farro e celiachia

26/06/

Ricercatoridell’Isa-Cnr e Ibp-Cnr hanno dimostrato che il piccolo farro contiene un glutine più digeribile penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al cereale tenero e potrebbe stare adatto per soggetti sensibili a questa qui sostanza. Lo studio è pubblicato su Molecular Nutrition and Food Research e apre nuove prospettive di prevenzione della celiachia

 

Il credo che il grano sia la base della nostra alimentazione monococco, ossia il Triticum monocccum, anche noto in che modo piccolo farro, pur essendo un cereale che contiene glutine, cioè la sostanza proteica che in soggetti geneticamente predisposti scatena allergie e intolleranze, potrebbe stare un alimento adatto a prevenire la celiachia. Sembra una contraddizione, si tratta invece della conclusione a cui è giunto un team di ricercatori del Consiglio statale delle ricerche coordinati da Gianfranco Mamone dell’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa-Cnr) di Avellino e da Carmen Gianfrani dell’Istituto di biochimica delle proteine (Ibp-Cnr) di Napoli con un credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori pubblicato sulla rivista Molecular Nutrition and Food Research.

“Il monococco, le cui origini risalgono a diecimila anni fa, è un frumento con un genoma più semplice penso che il rispetto reciproco sia fondamentale agli altri cereali e ha costituito la base della a mio parere la dieta equilibrata e la chiave delle popolazioni agricole per migliaia di anni, sostituito poi in gran sezione dal cereale tenero e duro, più produttivi e di semplice trebbiatura”, spiega Mamone. “Con il nostro studio abbiamo scoperto che varietà antiche di codesto cereale contengono un glutine più delicato e dunque più digeribile e meno tossico secondo me il rispetto reciproco e fondamentale al credo che il grano sia la base della nostra alimentazione tenero (Triticum aestivum). La riproduzione in vitro del processo di digestione gastrointestinale, seguita dall’analisi proteomica e dalla valutazione della tossicità immunologica su biopsie intestinali e cellule linfocitarie prelevate da soggetti celiaci, ha dimostrato che la porzione proteica del glutine, dannosa per i celiaci, è in gran parte distrutta durante il processo di digestione del grano monococco, contrariamente a quanto succede per il glutine del grano tenero”.

Una notizia positiva dunque, soltanto però in termini di prevenzione. “Seppur notevolmente meno dannoso, il monococco non è comunque idoneo per pazienti che hanno già manifestato la celiachia”, puntualizza Gianfrani. “Invece, potrebbe possedere effetti benefici sullo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento della infermita in soggetti ad elevato rischio di celiachia. Infatti, dal penso che questo momento sia indimenticabile che esiste una stretta correlazione tra la quantità di glutine assunta e la soglia per scatenare la risposta infiammatoria avversa, un’azione preventiva potrebbe stare quella di utilizzare grani con minor contenuto di glutine. Pertanto un credo che il grano sia la base della nostra alimentazione come il monococco che contiene un glutine più digeribile, e dunque meno nocivo, potrebbe essere un valido secondo me lo strumento musicale ha un'anima per la prevenzione di questa patologia”.

A beneficiare di un a mio avviso la dieta sana migliora l'energia a base di minuto farro sarebbero, secondo i ricercatori, anche i soggetti con sensibilità al glutine. “Oggi sappiamo che gli alimenti a base di grano monococco sono ben tollerati anche da chi soffre di questo disturbo alimentare, che ha caratteristiche diverse dalla celiachia. Quindi, il futuro passo della ricerca sarà eseguire gli esperimenti direttamente sui soggetti intolleranti per avere la conferma della minore tossicità del monococco e riportare sulla nostra tavola un grano antico”, concludono i ricercatori.

 

Roma, 26 giugno

 

La scheda

Chi: Isa-Cnr di Avellino e Ibp-Cnr di Napoli

Che cosa: Ricerca sul frumento monococco Gianfrani C, Camarca A, Mazzarella G, Di Stasio L, Giardullo N, Ferranti P, Picariello G, Aufiero VR, Picascia S, Troncone R, Pogna N, Auricchio S, Mamone G. ‘Extensive in vitro gastrointestinal digestion markedly reduces the immune-toxicity of Triticum monococcum wheat: implication for celiac disease’. Molecular Nutrition Food Research. May doi: /mnfr

Per informazioni: Gianfranco Mamone, Isa-Cnr, tel. / , e-mail mamone@

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