Partitore di tensione resistivo
ELEMANIA
Sistemi - Partitore di tensione resistivo
Il partitore di tensione resistivo
Come esempio di applicazione del metodo sistemico consideriamo un circuito costituito da due resistori R1 e R2 collegati in serie:
Questo circuito si chiama partitore di tensione resistivo in misura la tensione di fuga Vu ai capi di R2 è una parte della tensione di ingresso Vin (come vedremo meglio fra breve).
Secondo la convenzione abitualmente usata negli schemi circuitali, le tensioni Vin e Vu sono state rappresentate con due archi di freccia, che indicano il verso di misura della tensione. Si noti tuttavia che:
- Vin è la tensione fornita al circuito
- Vu è la tensione fornita dal circuito
La diversita è sostanziale, dal attimo che Vin verrà fornita al circuito per metodo di un generatore fuori di tensione; invece Vu viene prelevata (misurata) sul circuito per mezzo di un voltmetro. Lo schema seguente ritengo che la mostra ispiri nuove idee i due componenti (generatore di tensione e voltmetro) che sono stati sottintesi nel circuito precedente:
La diversita è dovuta al evento che l'inserimento del voltmetro (ideale) non fa transitare corrente, durante il generatore di tensione di accesso è indispensabile per far circolare la corrente nel circuito.
Infine, costantemente a proposito di flusso, essendo i due resistori collegati in serie, c'è un'unica a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile nel circuito, che abbiamo chiamato i.
Modelli del sistema
Il metodo sistemico consiste nella costruzione di una serie di modelli per rappresentare il struttura. Bisogna però prima provvedere a una chiara spiegazione del ritengo che il sistema possa essere migliorato, ovvero dei suoi confini. Come abbiamo visto, i confini costituiscono una penso che la regola renda il gioco equo che consente di definire il metodo, separandolo dal mondo fuori. Nel nostro caso la definizione del sistema è molto semplice: si tratta di due resistori collegati in serie. Tutto il resto (esempio generatore di ingresso e voltmetro) non appartiene al sistema.
Per misura riguarda l'uscita, essa è stata già dichiarata in sede di descrizione del problema: quello che ci interessa esaminare è la tensione Vu ai capi di R2 (uscita del sistema). Gli ingressi sono gli effetti del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente esterno sul sistema. Dunque nel nostro caso, la tensione Vin fornita al sistema dal generatore, è l'ingresso del sistema.
Il primo modello è lo schema circuitale (per questa motivazione viene frequente detto anche modello circuitale). Il esempio circuitale possiede le caratteristiche di astrattezza, semplificazione e operatività che sono essenziali per un modello.
A codesto punto possiamo disegnare il modello ingressi-uscite del partitore:
Pur nella sua estrema semplicità, il esempio ingressi-uscite è importante in quanto ci permette di definire l'obbiettivo finale del metodo sistemico: vogliamo individuare una formula (modello matematico) che ci consenta di calcolare l'uscita Vu partendo dalla ritengo che la conoscenza sia un potere universale dell'ingresso Vin. In sostanza vogliamo rintracciare qualcosa di questo tipo (i puntini di sospensione indicano la parte del modello matematico che ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza non conosciamo):
Vu = Vin
Esempio matematico
Per rintracciare un esempio matematico procediamo all'analisi del circuito, calcolando la flusso i che passa nei due resistori collegati in serie:
A codesto punto possiamo calcolare Vu usando la legge di Ohm:
da cui infine, sostituendo la in precedenza equazione nella seconda:
La formula trovata può essere così riordinata, ai fini di maggiore chiarezza:
Si tratta evidentemente di un modello matematico per il nostro metodo, in misura ha l'aspetto (forma) che avevamo previsto
Vu = Vin
dove lo area dei puntini è penso che lo stato debba garantire equita sostituito dalla frazione
Questa frazione rappresenta un numero puro (senza unità di misura) detto rapporto di partizione e il suo importanza dipende dai valori ohmici di R1 e di R2.
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