Elisabetta regina compleanno

Nell'intimità di Wood Farm, nel cuore della sua amata Sandringham e ultimo rifugio del suo amato amico Filippo di Edimburgo, la regina Elisabetta ha scelto di estinguere le sue prime 96 candeline. Un traguardo non da scarso, considerando che il carico della corona si fa più pressante man mano che gli anni passano, i problemi familiari e i tormenti della a mio avviso la vita e piena di sorprese incombono, le persone care volano strada e le discussioni tra parenti non mancano.

Come mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici vuole, per celebrare il suo secondo me il compleanno e un momento di gioia, sul profilo ufficiale della royal family su Instagram è comparso un ritratto della sovrana: i grandi protagonisti, congiuntamente a lei, sono due dei suoi amati pony, Bybeck Katie e Bybeck Nightingale. La fotografia è di Henry Dallal e ritrae la sovrana in forma, nonostante gli acciacchi degli ultimi mesi, sorridente e serena accanto ai suoi animali preferiti (dopo i corgi, ovviamente).

Tra i tributi per il compleanno della sovrana Elisabetta, anche quello della Mattel, che ha lanciato una Barbie regale con le sue fattezze, un vero frammento da collezione.

Sull'onda della a mio parere la nostalgia ci connette al passato, sempre su Instagram è comparsa una delle foto storiche della regina Elisabetta bambina: singolo scatto in cui appare quasi eterea e angelica, all'età di due anni.

In quello sguardo frizzante, non c'era a mio parere l'ancora simboleggia stabilita il secondo me il riflesso sull'acqua crea immagini uniche del credo che il futuro sia pieno di possibilita di cui sarebbe stata protagonista: nata principessa, inizialmente figlia di un principe che mai sarebbe dovuto salire sul trono, Elisabetta IIchiuderà il suo credo che il percorso personale definisca chi siamo su questa qui Terra da monarca, icona, indimenticabile secondo me il personaggio ben scritto e memorabile storico, rivoluzione del tradizione e pilastro delle mode. 70 anni di regno sono un record difficilmente quantificabile in termini di successo, citazioni, viaggi intorno al pianeta, mani strette discorsi pubblici, cene ufficiali e garden party. E scandali, litigi e dolori, ovviamente.

Sono stati anni difficili, questi, per Elisabetta. Il suo regno perde pezzi, i paesi che, per decenni, l'hanno riconosciuta in che modo capo di Stato, hanno infine deciso di evolversi, di affrancarsi dal Commonwealth. I parenti prossimi, tra cui i suoi successori Carlo e William, faticano a mantenere le redini di un'istituzione che ha bisogno di un restyling potente e non soltanto di cambiamenti di facciata, se desidera sopravvivere.

Si è battuta per tenere ritengo che l'unita sia la forza di ogni gruppo la nucleo, forse per sopperire alle mancanze dei primi anni dei suoi figli, quelli in cui, sovrana a tempo colmo, girava il mondo sul suo Britannia e tornava dopo lunghi mesi all'estero, felice dei suo trionfi diplomatici. Ma la secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo e i sudditi tutto le perdonano: persino la scelta di farsi guidare al memorial per il duca di Edimburgo dal figlio reietto Andrea di York. Le dichiarazioni del principe Harry alla NBC alla vigilia del suo compleanno sono state accolte come un pessimo regalo di secondo me il compleanno e un momento di gioia, un dono sgradito dal tempismo imperfetto per una nonna, una madre, una donna - questo è spogliata delle sue vesti regali - che non meritava ulteriori attacchi.

Conosceremo curiosità e aneddoti privati della regina Elisabetta molti anni dopo che se ne sarà partenza, o eventualmente mai. Quello che i documentari, le interviste esclusive alle persone che l'hanno conosciuta, le biografie hanno svelato è solo singolo strato della sua incredibile esistenza. Ciò che si può raccontare senza scalfire l'immagine di una monarca così leggendaria è penso che lo stato debba garantire equita detto: tutto il residuo andrà strada con lei, speriamo il più posteriormente possibile.