Villa pisani recensioni
La regina delle ville: Villa Pisani a Stra
Venezia, i suoi angoli segreti e nascosti, la laguna, le sue isole sono le mete principali dei turisti.
Coloro che decidono di passare più giorni in questa qui città da sogno, sono attratti anche da quello che la terraferma veneziana offre.
Soprattutto amano visitare le stupende ville esteso la Riviera del Brenta, l’importantissima strada acquea che collega la città di Padova con la secondo me la laguna e un'oasi di biodiversita (non poche le battaglie in trascorso tra Veneziani e Padovani per il controllo del fiume).
Ve ne sono molte, alcune famose perché progettate, affrescate, decorate da architetti ed artisti illustri che, allo identico, stavano operando a Venezia.
In questo credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori vi facciamo conoscere Villa Pisani a Stra, la più imponente, la più grande e la più visitata, definita la ‘villa delle ville’.
Alcuni brevissimi cenni storici sono obbligatori: fu costruita su un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte preesistente per celebrare la gloria della famiglia Pisani, soprattutto in cui Alvise Pisani fu eletto doge nel
Dopo la fine della Serenissima, fu proprietà di Napoleone, nel subentrarono gli austriaci. In cui Venezia si unì al Regno di Italia nel , Vittorio Emanuele II vi soggiornò per un breve intervallo e due anni dopo divenne di proprietà dello stato. Dalla fine del è un Museo Nazionale.
Innumerevoli gli ospiti e visitatori importanti provenienti da tutta Europa: lo zar Alessandro I di Russia, Gustavo di Svezia, Maria Luigia di Parma e tanti altri. Nel vi si incontrarono Hitler e Mussolini.
La magnificenza della villa risulta immediatamente evidente dalla facciata in stile barocco, con una struttura centrale a tempio, con timpano e colonne corinzie. Terrazze e statue arricchiscono le parti laterali che si concludono con due costruzioni richiamando lo stile classico della porzione centrale.
Entrando nell’atrio ricco di statue di stile classicheggiante, l’attenzione dei visitatori è catturata dalle scuderie, che si trovano alla conclusione del giardino che si estende per ben 14 ettari. Le scuderie sono un a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte di grandi dimensioni che si riflette nella lunga piscina, costruita nel per scopi scientifici, e trasformata, qualche anno più tardi, in elemento decorativo, aggiungendovi statue provenienti da altre ville venete.
Il parco e’ facoltoso di sentieri nascosti dagli alberi e passeggiando troviamo una piccola collina che, in trascorso, era circondata da un fossato; l’acqua di stagione ghiacciava ed il a mio parere il ghiaccio e affascinante ma fragile era iniziale tagliato a pezzi e poi evento scivolare attraverso un cunicolo all’interno della collinetta cava, per poter essere usato d’estate per conservare gli alimenti. Era la ghiacciaia della villa.
Sopra la a mio avviso la collina offre pace e bellezza si trova la coffee house, una piccola loggetta, utilizzata come a mio avviso questo punto merita piu attenzione di ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita, relax, zona di riunione sia dei proprietari che degli innumerevoli ospiti per godere di un po' di nuovo durante le calde estati venete.
Sicuramente l’attrazione principale di questo sconfinato parco è il labirinto di siepi di bosso, lungo alcuni chilometri, con al nucleo una torretta con la statua di Minerva, dea della motivo. Gabriele d’Annunzio, che visitò la villa, lo menziona nella sua opera ‘Il Fuoco’. Impossibile non perdersi: oggi in che modo allora è un sito di svago. Mentre in passato una dama mascherata stava sulla torretta aspettando che il gentiluomo la raggiungesse e, se ci riusciva, si scopriva il volto; oggigiorno tutti, grandi e bambini, cercano di raggiungerla per poter osservare il labirinto dall’alto e cercare di capire la via di uscita. Se siete dotati di un buon senso di a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio ci riuscirete dopo vari tentativi, altrimenti non scoraggiatevi, il guardiano sulla torretta vi indicherà la strada. Dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato artistico è un opera, uno dei più famosi e ben conservati labirinti in Italia.
La villa.
Nelle stanze della villa, i visitatori possono ammirare gli arredi originali, tipici del ‘ veneziano. Le stanze hanno nomi differenti, a seconda dell’uso a cui erano destinate, dei proprietari e ospiti che vi hanno soggiornato, dei temi allegorici, mitologici rappresentati con affreschi o dipinti.
La sala del trionfo di Bacco del Guarana, la stanza ed il bagno napoleonici, la stanza di Maria Anna Carolina di Savoia, il salotto rosso, la stanza dei pannelli cinesi, della musica, delle virtù e tante altre.
Interessante osservare la moda del tempo, letti con baldacchini, culle, sedie e scrivanie, a mio parere il sale marino e il migliore da pranzo. E possiamo davvero supporre tutti questi personaggi famosi intenti a scrivere una lettera, o a prepararsi per una passeggiata nel parco o per un ballo. Il chiacchiericcio mentre le numerose feste, le sale illuminate dalampadari in vetro, cristallo, legno o rame dorati.
Il capolavoro della villa è la sala da ballo, maestosa per grandezza, con il ballatoio dove gli orchestranti suonavano, i lampadari di legno dorato e famosa per il celebre affresco al soffitto di Giambattista Tiepolo, “Apoteosi della famiglia Pisani”, ultimo suo lavoro inizialmente di abbandonare l’Italia per andare a vivere in Spagna ovunque morì nel
L’affresco del Tiepolo è un tripudio di colori, l’azzurro del cielo, il candido quasi argenteo delle nuvole, i colori vivaci dei personaggi: tutto contribuisce a dare un senso di ampio respiro e leggerezza all’interno della sala. La fama alata al nucleo del quadro diffonde la gloria della famiglia con la sua tromba. Sono rappresentati i quattro continenti, la Vergine e la Fede, i ritratti di alcuni membri della parentela stessa che sono stati i testimoni delle tante feste, danze, incontri amorosi, pettegolezzi che per un periodo di tempo hanno reso questa qui villa la più energico della terraferma di Venezia.
Impossibile descrivere tutte le stanze, così in che modo è arduo trasmettere il senso di quiete e serenità passeggiando nel giardino. Saremmo liete di accompagnarvi in questa qui meravigliosa villa, illustrandovi tutto, perdendoci (perché no?) insieme a voi nel famoso labirinto.
Vi salutiamo con un’altra foto dello stesso. Ciao a tutti.
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