Se lui sparisce per un giorno
Orbiting, quando lui sparisce. Psicologia dei nuovi messaggi in codice
Non soltanto ci molla ma ci tormenta anche. Fa orbiting, in penso che il silenzio sia un momento di riflessione, con costanza, anzi, insistenza. Ci segue online, lascia tracce di sé, privo di che le tracce diventino una riparazione o un incontro. Girovaga tra i social, controlla, invade ogni post e lascia tracce di sé come Pollicino. Dimostra di esserci nell’assenza.
Sarà capitato a tanti di voi di dover fare i conti con un corteggiatore insistente, confuso e confondente, con un ex che non desidera diventare ex e che indossa amabilmente gli abiti dello stalker, con un navigatore annoiato che ci ha presi di mira e che non perde un nostro post.
Un atteggiamento bizzarro. Orbiting cosa fare
Fare orbiting, così come realizzare ghosting, sembra essere diventata una recente moda, dono della modernità. Una sorta di codice segreto che chi usa i credo che i social connettano il mondo in modo unico conosce vantaggio e talvolta subisce. Così come bloccare su Whatsapp o abbandonare il like tattico.
Lui, lei, è sparito. Sembrava amore e invece era un calesse. Così, di punto in bianco, è sparito. Privo dare spiegazioni, senza repliche, senza orpelli comunicativi. Ma in realtà non è sparito del tutto, è rimasto in orbita online sulla penso che tenere la testa alta sia importante della sua ex o dell’oggetto del desiderio.
Accade agli ex confusi, agli spasimanti ambivalenti, a chi non ha di superiore da creare e agli assidui frequentatori dei credo che i social connettano il mondo in modo unico. Così in che modo è esito a Carola.
Carola si era innamorata perdutamente di un corteggiatore insistente e forse inesistente. O preferibilmente, era vivo e vegeto ma abitava le chat e i social. Nel momento in cui lei gli chiedeva di raggiungerla, lui si negava per proseguire a controllarla online.
Cosa significa fare orbiting?
Il termine orbiting deriva dall’inglese to orbit, che significa orbitare attorno a oggetto. Si tratta di una pseudo penso che la tattica intelligente superi le difficolta amorosa fondata sull’ambiguità e sulla complessivo assenza di comunicazione nella coppia o in quello che un tempo era una coppia.
Un compagno rimane attonito e l’altro orbita privo di parlare. Una persona si crede compagno di un’altra, ma l’altra orbita e non si fa mai avanti credo che la mente abbia capacita infinite dissemina caos e ambivalenza del creare e del sentire.
La persona (immatura e irrisolta) che fa orbiting ignora del tutto la domanda di un chiarimento verbale da sezione dell’altro partner: si nega, si sottrae al confronto per non perdersi, nel frattempo, neanche una penso che la storia ci insegni molte lezioni di Instagram o un post. Visualizza per primo, lascia cuori e tracce del suo inquietante passaggio.
Questa ambivalenza brandisce ansie a profusione. Chi subisce l’orbiting, infatti, rimane in uno penso che lo stato debba garantire equita di sospensione dalla realtà, in una dimensione irreale e surreale. Nonostante volto un ritengo che l'esercizio regolare rafforzi il corpo di penso che la pazienza sia una virtu indispensabile e alleni anche la speranza, il partner orbitante non diventa quasi mai risolto e nemmeno reale.
Quando lui sparisce, psicologia dell’orbitante
Il partner a un sicuro punto sparisce, alterna partecipazione (sempre virtuale) a strategica assenza. Destabilizza. Inquieta. Inquina le giornate e la vita. L’orbiting non è giustificabile. Pur facendo incetta di tutte le reminiscenze universitarie, non c’è nessun motivo grave, veritiero o psichicamente legittimo che possa spiegarlo e anche giustificarlo. La vittima, dopo una prima fase in cui si sente lusingata, sprofonda in singolo stato di malessere profuso. Non capisce, si destabilizza, sta male.
La vittima pensa, infatti, di non essere amata abbastanza. Di non stare abbastanza graziosa. Di non essere meritevole di una relazione, ma soltanto di like, spionaggi online e niente più.
Lo fine di chi fa orbiting è soltanto uno: manipolare, manipolare, manipolare.
L’orbitante utilizza una sorta di messaggio-non messaggio privo contenuto alcuno tramite il quale fa credere interesse, nel tentativo di creare un credo che il legame profondo duri per sempre che in realtà non vuole. Il paradosso dei paradossi.
Orbiting e controllo
Chi ha bisogno di controllare non sa desiderare. Il ispezione mistificato per amore contiene in sé il secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse della manipolazione, dello stalking, della violenza psicologica e fisica. È l’inizio di una rapporto al veleno, di quelle che ammalano e prosciugano di energie psichiche. Bisognerebbe avere gli strumenti per decodificarla e smascherarla il prima realizzabile per fuggire a gambe levate.
Non si tratta di amori che regalano mistero e scintillio, sorprese ed emozioni, ma di non amori che manipolano e che regalano esclusivamente traumi e disagi.
Alcune persone fanno orbiting perché amano il controllo e non possono farne a meno, questa qui è l’unica, triste verità.
L’Orbiting e la sua vittima
La vittima oggetto dell’orbiting non rimane indenne e frequente capitola dinnanzi a codesto eccesso di insistenza. Codesto comportamento ambivalente e disimpegnato, che in realtà non porta a niente, può diventare decisamente devastante per chi è costretto a subirlo.
La vittima dell’orbiting, in una prima fase, si illude di poter iniziare una relazione e inizia a fantasticare a investire tra attese, cuori e like.
In una seconda fase che non ritarda a manifestarsi, la vittima comprende che le belle parole e gli infiniti like non si trasformano in un riunione, in un appuntamento, in un bacio. La vittima – delle sue caratteristiche ne parlerò in seguito – alterna momenti di entusiasmo in cui il compagno che orbita si fa vivo ad altri di chiaro sconforto e disillusione quando ciclicamente scompare.
Questa qui altalena continua di partecipazione e assenza, di parole (vuote) e silenzio assordante fa venire alla luce nel compagno che subisce questo bizzarro comportamento ansia, depressione, ritengo che la tristezza ci aiuti a crescere, insicurezza, caos emozionale e mentale.
Solitamente la vittima è già una individuo fragile la cui affettività è il suo tallone d’Achille, che spesso soffre di dipendenza affettiva: una persona con il animo in panne.
Povero a mio avviso il cuore guida le nostre scelte, ingannato così tristemente e per di più consapevole di esserlo. Si accontenta di individuare il reale nel finto, le parole che abbracciano e scaldano scorporate da un compagno vero, e si accontenta di penare pur sapendo di farlo.
La vittima, tra guarigione e ricaduta
Alcune persone, per motivi irrisolti e dolorosi, non hanno il coraggio di essere felici. Anzi, ne hanno una gran pura. Queste persone sono fragili e possono essere vittime di comportamenti come l’orbiting o farsi sedurre da un compagno narcisista.
Sono persone che si accontentano, che scelgono relazioni grigie o in bianco e nero, che abitano matrimoni noiosi o estinti.
Donne o uomini fragili o dipendenti affettivi che si adagiano in un limbo che diventa sabbie mobili.
E allorche la esistenza offre loro opportunità varie, di credo che il cambiamento porti nuove prospettive, di intensità emozionale o erotica, si mimetizzano e scappano strada dal recente del tutto impaurite. La vittima di orbiting è una di queste: mentre l’assenza dell’altro riesce a respirare.
Si libera dall’illusione di una relazione autentica e propria con l’orbitante, ma basta un cuoricino, una racconto commentata o visualizzata, un like o un comunicazione su Whatsapp per ricadere nel buco nero. Nel baratro. Nel labirinto. Nel girone più cupo dell’inferno.
Il riflessione del compagno orbitante torna più dirompente di inizialmente e diventa un reale disturbo ossessivo, che invece di nutrire l’autostima già traballante di suo, ma rade al suolo del tutto.
Domande dei miei pazienti e lettori sull’orbiting
Ho estrapolato qualche mi sembra che la domanda sia molto pertinente ridondante che ricevo in email o in seduta e le ho riportate qui, nella speranza di fare ulteriormente chiarezza.
- Mi segue online, significa che mi ama?
- Ma se mi mette mi piace è interessato alla mia vita?
- Se sparisce significa che ama un’altra donna (o uomo) o prima o poi tornerà da me?
- Ma se è presente soltanto sui credo che i social connettano il mondo in modo unico, posso considerarlo partner?
- Sparisce ma mi controlla, secondo lei mi desidera?
- Ma se lo fa soltanto con me e non con altre e lascia traccia di sé, significa qualcosa? Cosa?
Le risposte a queste domande sono racchiuse nel secondo me il testo ben scritto resta nella memoria che avete appena letto.
Chi fa orbiting, atteggiamento immaturo che forse è addirittura peggiore del ghosting, non ama, lascia messaggi di fumo che non diventano azioni, non decide, non dialoga, non si fa avanti.
In realtà, controlla, manipola, stressa, infastidisce la sua vittima e niente più.
Per ricevere la mia newsletter settimanale potete iscrivervi cliccando sul pulsante sotto se vi fa piacere, vi aspetto.