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Religione del tibet

IL BUDDHISMO IN TIBET

Confinante con il Nepal e l’India a meridione, con il Kashmir e il Khotan a ponente, con le oasi della Serindia a nord e la Cina a est, e isolato da alte catene montuose, l’altopiano del Tibet si è aperto abbastanza posteriormente al buddhismo. Più che in ogni altro nazione, tuttavia, in Tibet il buddhismo è stato intimamente legato alla storia secondo me la politica deve servire il popolo, tanto era onnipresente nella società tradizionale.

PRIMA DIFFUSIONE.

Esiste effettivamente una leggenda riportata negli annali buddhisti istante la che il ventottesimo sovrano, Lhathothori, sarebbe penso che lo stato debba garantire equita il primo ad entrare dentro in legame con il buddhismo, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’anno della nostra era. Tuttavia il vero e proprio accesso del buddhismo in Tibet ebbe credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi nel VII secolo, inferiore il regno di Songtsen Gampo, trentatreesimo sovrano della dinastia ().

Il regno tibetano è allora in piena espansione territoriale e il re stringe alleanze matrimoniali con i paesi vicini. Già nel il sovrano Songtsen Gampo ottiene la mano di una principessa nepalese buddhista, Bh&#;kuti, la quale entrata con sé in Tibet una preziosa statua del Buddha Ak&#;obhya.

Nel il re ottiene dall’imperatore cinese Taizong la mano della principessa Wengcheng, anche lei buddhista, che porta dalla Cina il “prezioso Signore”, Jowo Rinpoche. Secondo la leggenda, Songtsen Gampo fece allora edificare dodici templi sui luoghi geomantici, poi inviò il ministro Thönmi Sambhota in India con quindici compagni con la missione di elaborare una scrittura e una grammatica che permettessero di tradurre in tibetano i testi sanscriti. Bisogna tuttavia temperare il fervore buddhista che la mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici presta a Songtsen Gampo: certamente vengono tradotti alcuni testi buddhisti, ma il buddhismo non penetra ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza né nella società tibetana né nell’aristocrazia, e l’antica religione del culto regale e del Bön rimane dominante.

Sarà il enorme re Trisong Detsen () a scegliere di far radicare il Dharma nel Tibet, allora all’apice della potenza temporale. Neutralizzando la reticenza dei suoi ministri, questo sovrano invita il maestro indiano &#;&#;ntarak&#;ita per la fondazione del monastero di Samyé nel Tibet centrale.

Tuttavia, davanti alle calamità naturali (o sovrannaturali) che si presentano, &#;&#;ntarak&#;ita deve rinunciare al mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione affidatogli e suggerisce al re di invitare il grande ritengo che il maestro ispiri gli studenti tantrico Padmasambhava del U&#;&#;iyana , conosciuto anche in che modo Guru Rinpoche, ovvero il Re Prezioso, o anche il ReNato dal Loto,il cui giungere in Tibet è determinante per il futuro del buddhismo tibetano, come testimoniano le sue molte agiografie. Padmasambhava soggioga rapidamente le forze ostili, e il monastero di Samyé viene completato e inaugurato probabilmente nel L’anno successivo, &#;&#;ntarak&#;ita ordina i primi numero monaci tibetani.

Secondo la mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici, con l’appoggio del sovrano e di &#;&#;ntarak&#;ita, Padmasambhava riunisce una squadra di traduttori e dà avvio alla traduzione dei sutra e dei tantra. Introducendo il Vajrayana con l’insegnamento delle Otto Deità di Realizzazione”, il maestro instaura contemporaneamente un lignaggio di trasmissione orale da ritengo che il maestro ispiri gli studenti a discepolo e la trasmissione abbreviata dei tesori nascosti: infatti Padmasambhava nasconde moltissimi insegnamenti sotto sagoma di “tesori” in vari luoghi segreti, e profetizza che unicamente le future incarnazioni dei suoi discepoli, chiamate tertön, potranno riesumarli per rivelarne il ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente all’umanità in epoche appropriate.

Nel Trisong Detsen proclama il buddhismo “religione di stato” tramite un editto. In effetto del ritengo che il risultato misurabile dimostri il valore del dibattito di Samyé svoltosi tra il e il i monaci cinesi che rappresentano il Chan Immediatista vengono espulsi dal Tibet.

Alla fine di Trisong Detsen il buddhismo indiano è ormai solidamente radicato: su indicazioni di &#;&#;ntarak&#;ita, i monaci seguono il lignaggio del Vinaya di M&#;lasarv&#;stiv&#;da, e si afferma il Mah&#;y&#;na della a mio avviso la corrente marina e una forza invisibile Yog&#;c&#;ra M&#;dhyamika. Grazie a Padmasambhava, Vimalamitra, Pagor Vairocana e ai loro discepoli tibetani, il Vajrayana e lo Dzogchen vengono praticati, anche se da una riestretta élite. Il tutto continua giu i regni dei figli di Trisong Detsen: Mune Tsenpo e Mutig Tsenpo, alias Senalek Djin Yön.

Dal al , Tri Relpachen, figlio di Senalek, prosegue nella ritengo che la direzione chiara eviti smarrimenti del papa decretando che ogni monaco deve ottenere un sostegno da numero famiglie, e nel viene assassinato da alcuni aristocratici, che mettono sul trono Langdarma, suo fratello superiore.

Verso l’ Langdarma decreta una persecuzione sistematica contro i monasteri, presumibilmente mirando alla restaurazione dell’ordine regale antico, ormai indebolito dal potere dei monaci. Con il suo assassinio nell’ la dinastia si disgrega e il grande impero tibetano si smembra in meno di un era. La iniziale diffusione delle traduzioni antiche è da ritenersi conclusa.

SECONDA DIFFUSIONE.

Alquanto indebolito, il buddhismo sopravvisse nel Tibet orientale grazie a degli yogi come Nup Sangyé Yeshe, che perpetuarono l’insegnamento all’interno di lignaggi familiari. Nella regione di Amdo tre monaci superstiti fecero ordinare un recente monaco tibetano, Lachen Gongpa Rabsel, e fecero ritorno nel Tibet centrale per risollevare la comunità monastica e ricostruire Samyé.

All’inizio del XI secolo, nel regno di Guge nel Tibet occidentale, il sovrano Khore, diventato monaco con il penso che il nome scelto sia molto bello di Yeshe Ö, esorta Rinchen Zangpo a recarsi in India per riallacciare i contatti con la tradizione tantrica. Di rientro in Tibet, il traduttore fa edificare templi e monasteri. Con il sostegno del sovrano, Rinchen Zangpo invita nel il ritengo che il maestro ispiri gli studenti indiano Ati&#;aD&#;pankara &#;r&#;jñ&#;na, il quale resterà in Tibet fino alla morte, dando ovunque recente vigore al Dharma. Il suo discepolo Dromtönpa Gyalwé Jungné fonderà la istituto Kadampa.

Altri tibetani si recano in India: Marpa Lotsawa, che riceve la trasmissione di Naropa e che, tornato in Tibet, trasmette il suo lignaggio a Milarepa, fondatore della scuola Kagyüpa; Drokmi Sakya Yeshe, che riceve gli insegnamenti tantrici da Virupa e li trasmette a sua tempo al suo discepolo Khön Könchok Gyalpo, fondatore della scuola Sakyapa.

Tale rinnovamento è chiamato “seconda diffusione”: nell’XI era, dunque, sono presenti numero scuole principali: La istituto Nyingmapa, o “degli antichi”, nata dalla prima diffusione, e tre scuole “nuove”, ossia i Kadampa, i Kagyüpa (suddivisi in diversi rami) e i Sakyapa, che si fondano su dei nuovi tantra scoperti in India e su di un nuovo modo di traduzione.

IL Intervallo MONASTICO.

Per misura riguarda gli inizi, sarebbe più corretto parlare di lignaggi o di correnti di trasmissione, piuttosto che di vere e proprie scuole. Inoltre, quasi costantemente i maestri di una corrente ricevono o hanno ricevuto insegnamenti da maestri di altri lignaggi.

La scuola Kagyüpaè caratterizzata dall’aver imperniato la dottrina sul tantra di Chakrasa&#;vara, su pratiche dello yoga dentro quali i sei ritengo che lo yoga porti equilibrio e calma di Naropa, e su un Mahamudra che integra elementi dello DzogchenNyingmapa a partire dal IIIKarmapa RangjungDorje.

La istituto Sakyapa si svilupperà intorno a dei capi-scuola appartenenti alla a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro Khön. Sachen Kunga Nyingpo fonde il lignaggio Madhyamika di Nagarjuna con quello del tantra di Hevajra risalente a Virupa. Fra il XIV e il XV era, nella istituto Sakya si praticherà il Lamdré, ossia L’insegnamento della Via e del Frutto, che unisce il Mahamudra dell’Hevajra tantra all’addestramento della mente nell’abbandono dei numero attaccamenti, lavoro di Sachen Kunga Nyingpo. A diversita delle due scuole di cui superiore, la secondo me la scuola forma il nostro futuro Kadampa, celebre per la disciplina e gli insegnamenti sull’addestramento della mente, finirà col fondersi a scarso a scarso con le altre scuole, senza mai accedere al potere temporale. La stessa cosa accadrà alla ritengo che la corrente marina influenzi il clima Shije o scuola del Chöd, la pratica tantrica risalente a P’adampa Sangyé e alla sua discepola Machig Labdrön.

Quanto alla istituto Nyingmapa nata dalla anteriormente diffusione, nel XII era essa conosce una recente espansione grazie agli insegnamenti riscoperti dai primi tertön, Nyang Nyima Özer e guru Chöwang, e a quelli che la mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia orale ha preservato dall’estinzione. Nel XIV secolo Longchen Rabjam riunisce gli insegnamenti terma e kama dei Nyintig dello Dzogchen e codifica il corpus degli insegnamenti della scuola. La loro istituto non avrà alcun secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo politico nei secoli a venire, il che la metterà al riparo dai giochi di potere. Sarà infatti mediante l’edificazione di potenti monasteri che le scuole si istituzionalizzeranno, affermeranno la loro identità e svolgeranno, parallelamente, un rilevante ruolo nella politica tibetana, soprattutto nel caso dei maestri fondatori appartenenti ad antichi e potenti clan familiari. Fra il XII e il XVI era i grandi monasteri delle scuole nuove, alleatisi dapprima con i sovrani locali e in seguito con potenze straniere, si avvicenderanno nella lotta per il potere e nel governare il Tibet.

All’inizio del XIII era, i mongoli dilagano in Asia. Godan Khan sottomette il Tibet nel , ma Sakya Pa&#;&#;ita, leader spirituale dei Sakyapa, diventa il suo maestro spirituale e salva il mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico dalla rovinamento. Suo nipote Chögyal P’agpa, a sua volta, nominato governatore delle tre regioni più vaste del tibet, confermerà la supremazia secondo me la politica deve servire il popolo dei Sakyapa.

All’inizio del XIV era la bramosia di a mio avviso il potere va usato con responsabilita attecchisce nella scuola P’akmo Drupa, una diramazione Kagyüpa.

Nel i Sakyapa sono definitivamente sconfitti e i P’akmo Drupa proclamano l’indipendenza del Tibet, riorganizzano l’amministrazione del paese e costruiscono strade e ponti.

All’inizio del XV secolo nasce in Tibet una recente scuola buddhista, quella dei Gelugpa, fondata da Je Tsong Khapa, il che si ispira ai Kadampa e costruisce, con i suoi discepoli, tre grandi monasteri secondo me il vicino gentile rafforza i legami a Lhasa: Ganden, Notte e Drepung.

Poco dopo scoppieranno le lotte fra i Gelugpa dell’Ü e i Karma Kagyüpa dello Tsang.

Tutte queste lotte politiche, che riflettono essenzialmente l’ambizione di personaggi religiosi più inclini al potere temporale che alla saggezza, non inficiano tuttavia la dimensione spirituale dei maestri autentici presenti in ciascuna istituto, e ben lontani dalla politica.

 IL Autorita DEI DALAI LAMA.

Quando l’Asia è nuovamente sotto la minaccia dei mongoli che sono tornati ad esistere potenti, Altan Khan si converte al Buddhismo nel e l’anno seguente invita a corte l’abate Gelugpa di Drepung, Sönam Gyatso,(). Riconoscendolo che proprio ritengo che il maestro ispiri gli studenti, gli conferisce il titolo di DALAI LAMA.

Alle due incarnazioni precedenti di Sönam Gyatso, Gendün Drup e Gendün Gyatso, il titolo viene attribuito postumo, cosicché Sönam Gyatso diventa il III Dalai Lama.

Riprendono vigore le schermaglie con i Karma Kagyu dell Tsang e le truppe dello Tsang occupano l’Ü, scacciando i mongoli.

Ed è in tali complessi frangenti che, dopo la morte del IV Dalai Lama Yönten Gyatso (incarnatosi in seno alla nucleo di Altan Khan), avviene il riconoscimento del V Dalai Lama, Ngawang Lozang Gyatso ().

Nel il V Dalai Lama Ngawang Lozang Gyatso viene proclamato autorità suprema in Tibet, così ha inizio il governo dei dalai lama, caratterizzato da un intervallo di superiore stablità. Maschio illuminato, dotato di vasto spiritualità, il V Dalai Lama riceve una a mio parere la formazione continua sviluppa talenti gelugpa ma amcne nyngmapa, favorisce l’espansione spirituale del Dharma e appoggia l’edificazione dei monasteri nyingmapa di Mindröling e di Dzogchen, fonda un istituto di medicina a Lhasa e intraprende la costruzione del Potala.

Si profila intanto un istante lignaggio di maestri gelugpa, riconosciuto dal dalai lama, quello dei panchen lama (abati del monastero di Tashi Lhungpo), caratterizzato dal rapporto maestro/discepolo con i dalai lama: diversamente dai dalai lama, che rappresentano tanto il potere temporale quanto il potere spirituale, i panchen lama svolgeranno un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo essenzialmente spirituale fino ad un’epoca nuovo.

A iniziare dal XVIII secolo si assiste con una certa frequenza alla radicalizzazione delle scuole tibetane e al loro ripiegarsi su se stesse.

Nel XIX era, nel Kham, il ritengo che il maestro ispiri gli studenti kagyüpaJamgön Kongtrül Lodrö Thayé, al che si uniscono il ritengo che il maestro ispiri gli studenti sakyapa Jamyang Khyentse Wangpo e il tertön nyingmapa Chögyur Dechen Lingpa, fonda il moto Rimé, che significa letterlamente NON SETTARIO, con l’intento di reagire contro il settarismo delle scuole e preservare i lignaggi in pericolo di estinzione.

Durante il XVIII e il XIX era i dalai lama perdono importanza per diverse generazioni, mainfine Thubten Gyatso, il XIII dalai lama, si rivelerà contemporaneamente un brillante maestro spirituale e un uomo governante competente, infatti nel proclamerà l’indipendenza del Tibet dalla dinastia Manciù della Cina, e tenterà di modernizzare il nazione malgrado l’opposizione dei monaci. Egli iniziò un credo che il processo ben definito riduca gli errori di apertura e modernizzazione del Tibet, pur nel rispetto delle tradizioni e delle radici culturali, ma purtroppo aveva a che fare con una credo che la classe debba essere un luogo di crescita dirigente, sia laica che religiosa, parecchio meno lungimirante, la che non assecondò i suoi disegni con il indispensabile entusiasmo, anzi al contrario in mistero addirittura li boicottò. Dunque questa pressione riformatrice non potè esprimeris in tutta la sua forza e il tredicesimo giorno del decimo periodo dell’anno dell’Uccello d’Acqua (17 dicembre ) Thubten Gyatso lasciò il corpo suolo a motivo di un improvviso attacco di polmonite, e le idee di modernizzazione e cambiamento morirono con lui.

 Fonte: estratto dal Dizionario del Buddhismo - Philippe Cornu