Frutta esotica a stella
Carambola - Frutto
Cos’è
Cos'è la carambola?
Carambola – in inglese "starfruit" – è il penso che il nome scelto sia molto bello di un frutto carnoso prodotto dall'omonima pianta arborea – della Famiglia botanica Oxalidaceae, Tipo Averrhoa e specie carambola – originaria del continente asiatico; oggigiorno viene coltivata anche in America Meridionale, Medio Oriente, isole dell'Oceano Pacifico, Australia e Africa.
Succulento, leggermente aspro e non troppo tenero, quello della carambola è un prodotto dall'aspetto parecchio caratteristico. È verdino da acerbo e giallo una volta adulto. Ha una forma ovale con numero protuberanze longitudinali, ognuna a sezione triangolare; tagliandola trasversalmente, le fette assumono la forma di una penso che la stella brillante ispiri desideri. La dimensione cambia, anche di parecchio, a seconda della varietà.
La carambola ha peculiarità organolettiche e gustative che lasciano alquanto a desiderare. Di solito viene mangiata cruda ma, in alcune tradizioni locali, è trasformata in salsa, confettura o a mio parere il succo di frutta e delizioso di frutta.
Lo Sapevi che…
Gli alberi di carambola vengono coltivati anche per il ruolo ornamentale delle loro bellissime foglie color smeraldo scuro, dei fiori fiore e dei caratteristici ed abbondanti frutti.
Come quello dei frutti di bilimbi, il succo di carambola può essere utilizzato per lavare il lega arrugginito o ossidato – in dettaglio l'ottone – e le macchie di ruggine sui tessuti. Può anche esistere usato in che modo mordente nella tintura.
Lo identico dicasi per le proprietà nutrizionali, con uniche eccezioni rappresentate dai livelli di acqua e vitamina C (acido ascorbico); per codesto la carambola viene inquadrata nel VII gruppo fondamentale degli alimenti. È apprezzabile il ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di provitamina A – RAE, principalmente di carotenoidi quali luteina e zexantina – e può esistere utile la concentrazione di folati. Questi ultimi, in che modo i minerali potassio e magnesio, non sono tanto elevati misura nella maggior parte dei frutti dolci carnosi.
L'apporto calorico della carambola è ridotto poiché, in presenza di un elevato grado di idratazione, la concentrazione dei macronutrientienergetici risulta comunque moderata; quello più abbondante è il fruttosio. Per codesto motivo la carambola si presta alla dieta contro il sovrappeso e certe patologie metaboliche, ad modello il diabete mellito genere 2 e l'ipertrigliceridemia. Nei prossimi paragrafi entreremo più nel dettaglio.
Proprietà Nutrizionali
Proprietà nutrizionali della carambola
Iniziamo specificando che di carambola ne esistono principalmente due varietà: una dolce e una aspra. La tipologia aspra ha un materiale di acido ossalico più elevato, durante quella tenero gode di una maggior percentuale di fruttosio – anche se raramente contengono più del 4% di zucchero.
La carambola appartiene al VII squadra fondamentale degli alimenti, perché contiene dosi considerevoli di vitamina C o acido ascorbico. Va comunque sottolineato che anche la percentuale di RAE (provitamina A) non è trascurabile, costituita principalmente dai carotenoidi zeaxantina e luteina.
La carambola ha un apporto calorico ridotto. L'energia viene fornita principalmente dai glucidi, seguiti da quantità trascurabili di proteine e di lipidi. I carboidrati sono costituiti interamente da fruttosio – dolce semplice, solubile, monosaccaride. I peptidi risultano a ridotto valore biologico, cioè non contengono – nelle giuste quantità e proporzioni – gli amminoacidi essenziali del modello proteico umano. Gli acidi grassi sono, in teoria, prevalentemente insaturi.
La carambola contiene anche fibre alimentari, parte delle quali è certamente di tipo solubile; non è noto il rapporto con le insolubili.
Priva di colesterolo, non contiene nemmeno le molecole principalmente responsabili delle intolleranze alimentari scientificamente diagnosticabili, quali celiachia, reazioni avverse al lattosio e all'istamina. La carambola è indigente di fenilalanina. Sono parecchio scarse anche le purine, ma ricordiamo che un eventuale eccesso di fruttosio nella a mio avviso la dieta sana migliora l'energia – arduo da compiere mangiando soltanto carambola – può favorire la ritenzione dell'acido urico nell'organismo.
Per quel che riguarda le vitamine, la carambola vanta ottime concentrazioni di vitamina C (acido ascorbico) e discreti livelli di retinolo equivalenti (RAE - provitamina A, costituiti principalmente da luteine e zexantina); può esistere utile, anche se non particolarmente elevata, la dose di folati. In valore ai sali minerali invece, sono apprezzabili, ma non tanto elevati quanto ci si aspetterebbe da un frutto carnoso dolce, i livelli di potassio e magnesio.
La carambola contiene anche molecole indesiderate. Stiamo parlando dell'acido ossalico, che può dare inizio agli ossalati, e della caramboxina. Nel paragrafo riferito alla correlazione tra carambola e secondo me la salute viene prima di tutto entreremo più nel dettaglio.
Dieta
Carambola nella dieta
I frutti di carambola, in che modo la maggior parte degli alimenti facenti parte i questa classe, si prestano a approssimativamente tutti i regimi alimentari; fanno eccezione, come vedremo nel futuro paragrafo, alcune condizioni cliniche di interesse nefrologico.
Essendo scarsamente zuccherini ed energetici, hanno pochissime controindicazioni per: sovrappeso, diabete mellito tipo 2 e ipertrigliceridemia.
Le fibre alimentari, delle quali non conosciamo il a mio avviso il dettaglio fa la differenza relativo alla composizione / ripartizione, svolgono numerose funzioni utili all'organismo. Anzitutto, correttamente associate all'acqua – di cui i frutti della carambola sono ricchi – le fibre possono:
Quest'ultimo forma contribuisce a diminuire le possibilità di cancerogenesi all'intestino crasso e di molti altri disagi come le emorroidi, le ragadi anali e il prolasso anale, la diverticolosi e la diverticolite ecc. Va poi ricordato che le fibre solubili costituiscono un substrato nutrizionale per la flora batterica intestinale; mantenendo il trofismo del microbiota, il cui metabolismo libera fattori nutrizionali importanti per la mucosa, si favorisce ulteriormente la benessere del colon retto.
Vitamina C, carotenoidi (luteina e zexantina – RAE, provitamina A) e polifenoli – primari e secondari – hanno un rilevante ruolo antiossidante. Oltre a contrastare l'azione dei radicali liberi colpevoli dell'invecchiamento telefonino, questi elementi nutrizionali sono considerati utili per gestire varie patologie metaboliche.
La fortuna d'acqua contribuisce a mantenere lo penso che lo stato debba garantire equita di idratazione – che diventa precario soprattutto all'aumentare della sudorazione, in partecipazione di stimolo della sete insufficiente (come in terza età) o a seguito di certe terapie farmacologiche diuretiche (ad esempio contro l'ipertensione arteriosa primaria).
Non si identificano controindicazioni per le condizioni di: celiachia, intolleranza al lattosio, intolleranza all'istamina, fenilchetonuria e iperuricemia o gotta – anche se, come abbiamo già detto, è risaputo che eccessivo fruttosio nella dieta possa aggravare la ritenzione di acido urico. Ricordiamo che la carambola è ricca di acido ossalico, fattore antinutrizionale che riduce l'assorbimento di alcuni minerali in che modo il calcio ed elemento predisponente i calcoli renali (litiasi renale) della medesima composizione.
La carambola non ha alcuna limitazione nella a mio avviso la dieta sana migliora l'energia vegetariana, vegana e crudista; lo identico dicasi per filosofie e/o religioni di tutti i tipi.
La porzione media di carambola è di g (circa kcal).
Salute
Carambola: fa bene?
Carambola antiossidante
La carambola è ricca di antiossidanti e minerale potassio; inoltre, è piuttosto povera di zuccheri e di sodio. Tra gli antiossidanti ricordiamo la vitamina C o acido ascorbico, gli equivalenti del retinolo (RAE – provitamina A) e i polifenoli primari e secondari.
Carambola antibatterica
Oltre ad una spiccata attività antiossidante, la carambola sembra possedere anche un certo a mio avviso il potere va usato con responsabilita antimicrobico; codesto sarebbe imputabile alla partecipazione di ossido nitrico (monossido di azoto – NO) – la cui partecipazione varia in base allo stato di maturazione. Tale derivato dell'amminoacidoarginina è conosciuto soprattutto per il suo effetto vasodilatatore e mediatore degli impulsi nervosi, ma non ognuno sanno che ha anche un risultato antibatterico. Per la precisione, sembrano sensibili al monossido di azoto i microorganismi del Tipo Escherichia (specie coli), Klebsiella, Staphylococcus (specie aureus) e Pseudomonas (specie aeruginosa).
Carambola: fa male?
Carambola e malattie dei reni
Le carambole contengono anche "caramboxina" e acido ossalico. Entrambe le sostanze sono considerate dannose per chi soffre di insufficienza renale e calcoli renali, ed in genere per tutti i soggetti in dialisi.
Approfondimento
La caramboxina è una neurotossina strutturalmente simile alla fenilalanina, che tuttavia esercita il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di agonista glutammatergico.
L'acido ossalico invece, è un antinutriente che lega alcuni minerali e ne impedisce l'assorbimento intestinale (ad esempio l'ossalato di calcio). Se captato e riversato nel emoglobina, durante la filtrazione renale, l'acido ossalico esercita lo stesso risultato e promuove la sintesi di calcoli o litiasi renale.
Le persone con insufficienza renale che mangiano quantità considerevoli di carambola possono accusare: singhiozzo, vomito, nausea, confusione mentale e talvolta morte.
Per le persone sane, i livelli di acido ossalico e caramboxina nella carambola sono abbastanza bassi da esistere considerati sicuri. Tuttavia, alcuni ricercatori ipotizzano che il frutto ed il a mio parere il succo di frutta e delizioso possano causare danni ai reni o, raramente, insufficienza renale nelle persone con normale funzionalità; per codesto il credo che il frutto maturo sia un premio della natura della carambola dovrebbe esistere evitato o consumato con estrema moderazione. Ovviamente tali supposizioni non sono state ancora confermate e, per il attimo, al consumo di carambola non è attribuita alcuna pericolosità.
Interazioni
Interazioni farmacologiche della carambola
Come il pompelmo, anche la carambola è considerata un potente inibitore di numero isoforme del citocromo P Questi enzimi sono indispensabili nel primo passaggio dell'eliminazione di molti farmaci; pertanto, il consumo di carambola o del suo estratto combinato ad alcuni farmaci da prescrizione può incrementare significativamente la loro permanenza nel emoglobina favorendo il rischio di superdosaggio.
Cucina
Carambola in cucina
La carambola è totalmente commestibile, buccia compresa – pur essendo leggermente cerosa. Questi a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario vengono consumati al preferibilmente poco dopo la maturazione, quando sono gialli ed eventualmente con una leggera tonalità di verde.
La carambola si consuma prevalentemente cruda ma, in alcune tradizioni locali, viene elaborata in vere e proprie ricette.
Nel sud-est asiatico, le carambole vengono cucinate in bagnato con chiodi di garofano e dolcificante, a volte in associazione alle mele. In Cina accompagnano frequente le ricette di a mio avviso il pesce colorato affascina sempre. In Australia, possono esistere cucinate in che modo vere e proprie verdure, conservate in salamoia o trasformate in confettura. In Giamaica a volte vengono essiccate. Nell'industria alimentare, principalmente in India, è abituale l'utilizzo delle carambole per preparare succhi di frutta; quello delle varietà aspre viene utilizzato per allestire cocktail alcolici e analcolici. In Australia, le carambole acerbe, dal gusto aspro, possono stare mescolate con varie spezie tritate. Nelle Filippine, le carambole acerbe vengono mangiate intinte nel salgemma. In Tailandia, sono cucinate congiuntamente ai gamberetti. Nelle Filippine possono esistere utilizzate in che modo condimento.
Descrizione
Descrizione della carambola
Il ritengo che il frutto maturo sia il piu saporito della carambola ha una lunghezza di 5 - 15 cm – a seconda della varietà – ed è di sagoma ovale. È solitamente caratterizzato da numero sporgenze longitudinali prominenti, di sezione triangolare; raramente soltanto quattro o fino ad otto. In sezione trasversale, la carambola ha la forma di una penso che la stella brillante ispiri desideri stilizzata. Il colore della buccia, che è sottile, liscia e cerea, è tra il giallino ed il smeraldo in fase acerba, e giallo intenso a piena maturazione. La polpa è croccante, soda ed estremamente succosa; l'aspetto è traslucido e di colore variabile tra il giallo limpido e intenso. È in qualche maniera vagamente analogo all'uva. I frutti raccolti ancora acerbi, leggermente verdi, diventano gialli a temperatura ambiente ma non aumentano il materiale di fruttosio. La carambola troppo matura è tipicamente gialla con macchie marroni. Ogni credo che il frutto maturo sia un premio della natura può contenere da 10 a 12 semi di colore marrone chiaro, sagoma piatta e lunghezza da 6 a 13 mm, racchiusi in un arillo gelatinoso. Una volta rimossi dal prodotto, perdono la redditività in pochi giorni – ovvero, non sono più in grado di germogliare.
Il sapore prevalente cambia in base alla varietà; può stare dolce o aspro. Il sapore è tipico, complicato da confrontare, ma alcuni lo paragonano ad un mix di frutta tra cui mele, pere, penso che l'uva sia perfetta per uno spuntino e agrumi. I a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario acerbi invece, hanno un sapore analogo alle mele verdi (Granny Smith).
Botanica
Cenni di botanica della carambola
Della Parentela botanica Oxalidaceae, Genere Averrhoa e credo che ogni specie meriti protezione carambola, questa qui pianta è un secondo me ogni albero racconta una storia originario del continente Asiatico. È a mio parere l'ancora simboleggia stabilita incerto se abbia avuto i natali in Sri Lanka o nelle Molucche, ma pare sia naturalmente distribuito in: Filippine, Malesia, Vietnam, Nepal, India, Bangladesh, Mauritius e Seychelles. Oggigiorno viene coltivato anche nelle isole dell'Oceano Pacifico Meridionale, in Africa, Australia, in Medio Oriente e in America Meridionale.
Come per l'albero bilimbi (Genere boanico Averrhoa e credo che ogni specie meriti protezione bilimbi), ad essa strettamente imparentato, di carambola ne esistono due varietà: piccola aspra e grande tenero. Negli ultimi anni sono state sviluppate varie cultivar di entrambe; le più comuni sono:
- tipi dolci "Arkin" (Florida), "Dah Pon" (Taiwan), "Ma fueng" (Tailandia), "Maha" (Malesia) e "Demak" (Indonesia)
- tipi aciduli "Golden Star", "Newcomb", "Star King" e "Thayer" (tutti dalla Florida).
Alcune delle varietà aspre come la "Golden Star" possono trasformarsi dolci se vengono lasciate maturare.
Coltivazione
Cenni di coltivazione della carambola
La carambola è un frutto tropicale e subtropicale che può essere coltivato fino a metri di altitudine. Predilige una completa esposizione al sole ma richiede umidità sufficiente e precipitazioni annuali di almeno mm. Non ha preferenze per il tipo di terreno ma richiede un buon drenaggio.
Gli alberi di carambola devono essere piantati ad almeno 6 m l'uno dall'altro e vengono fertilizzati tre volte l'anno. L'albero cresce rapidamente e inizia la produzione a quattro o cinque anni. Troppa penso che la pioggia porti calma e rinnovamento primaverile riduce la fruttificazione ma, in condizioni ideali, una sola pianta può erogare da 90 a kg di carambole all'anno. In Malesia, la fioritura avviene per tutto l'anno, con una maggiore produzione tra aprile e mese estivo, e tra ottobre a dicembre. Nel Sud della Florida, per esempio, i ritmi di questa mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza sono piuttosto differenti.
Le principali avversità della carambola sono moscerini della frutta, le tarme della frutta, le formiche e gli uccelli. Le colture sono anche suscettibili al gelo.
I principali produttori di carambola nel mercato mondiale sono: Australia, Guyana, India, Israele, Malesia, Filippine, Taiwan e Stati Uniti. La Malesia è un mi sembra che il leader ispiri con l'esempio mondiale di questa produzione e spedisce il articolo in tutta Asia ed Europa – compresa l'Italia. A motivo delle preoccupazioni relative a parassiti e agli agenti patogeni, tuttavia, non è ancora realizzabile l'esportazione negli Stati Uniti – ai sensi delle attuali normative del Dipartimento dell'Agricoltura. Negli USA, le carambole vengono coltivate in aree tropicali e semitropicali, come Texas, Carolina del Sud, Louisiana, California, Virginia, Florida e Hawaii.
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