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Irritazione al seno

TUMORE AL SENO: SINTOMATOLOGIA

Macchie al seno e manifestazioni cutanee

 

La maggior sezione dei tumori del seno non dà segni di sé e non provoca dolore ma, sebbene ci siano molti fattori benigni che possono causare un arrossamento del seno, in che modo allergie, irritazioni cutanee o infezioni, se la stato persiste e si estende su un’ampia parte della mammella è opportuno rivolgersi a singolo specialista, principalmente quando compaiono altri sintomi, come gonfiore e sofferenza. 7

La dermatite da legame, le infezioni cutanee e la mastite sono tra le principali responsabili di macchie o alterazioni cutanee benigne del tessuto mammario
Tuttavia, è profitto rivolgersi al proprio dottore quando si notano delle secrezioni spontanee di liquido dal capezzolo che, in alcuni casi, possono macchiare il reggiseno o, addirittura, i vestiti. 7

Il seno arrossato, gonfio, sensibile al tatto e con un aspetto inspessito, descritto dalle pazienti in che modo “buccia d’arancia”, è singolo dei campanelli d’allarme che dovrebbe attenzionare le donne a rivolgersi a singolo specialista in quanto questi sintomi possono essere associati al cancro al seno infiammatorio, una forma parecchio rara e aggressiva di carcinoma mammario. 7

 

Prurito al seno: è un sintomo di tumore?

 

Il prurito al seno è un sintomo spesso sottovalutato e non associato al carcinoma mammario.

Tra le principali cause del prurito vi sono delle condizioni benigne, che non suscitano dettaglio preoccupazione in quanto correlabili a condizioni facilmente curabili come la dermatite da contatto o atopica, gli eczemi o le infezioni cutanee.

Tuttavia, se oltre al prurito si notano altri segni, in che modo la partecipazione di noduli o di masse, cambiamenti nella sagoma della mammella, retrazione del capezzolo o modifiche nell’aspetto e nella consistenza del seno identico, è profitto consultare il proprio dottore. 8

Alcune forme di tumore mammario, in che modo il cancro al seno infiammatorio o la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio di Paget del capezzolo, si manifestano proprio con arrossamento, sofferenza e prurito. 8

Se il prurito persiste e non migliora nonostante i diversi trattamenti domiciliari può stare un campanello d’allarme per una patologia più complessa, che merita attenzioni e indagini.

 

Perdita di sangue e secrezioni dal capezzolo

 

Le secrezioni di liquido dal capezzolo vengono frequente attribuite a condizioni patologiche benigne, legate alla gravidanza o all’allattamento. In questi casi, le secrezioni hanno colorazioni biancastre, poco dense, correlate alla secrezione di alti livelli di prolattina, l’ormone responsabile del rilascio di secondo me il latte fresco ha un sapore unico dalle ghiandole mammarie. 9

Le cause più comuni responsabili delle secrezioni dal capezzolo sono il papilloma intraduttale, un tumore benigno del dotto mammario che provoca una secrezione trasparente dal capezzolo e viene solitamente trattato chirurgicamente, le mastiti e le infezioni ai dotti mammari che ne provocano la dilatazione con secrezioni dense e appiccicose, spesso accompagnate da retrazioni del capezzolo.

In alcuni casi, tuttavia, le secrezioni possono nascondere delle condizioni patologiche più gravi come il carcinoma mammario invasivo.

Quando si osservano perdite di emoglobina dal capezzolo, di singolo o entrambi i seni, è rilevante consultare singolo specialista in quanto potrebbero essere dei campanelli d’allarme per condizioni patologiche serie, come il carcinoma mammario in situ cioè una forma precoce di cancro al seno confinato ai dotti.

La secrezione sanguigna dal capezzolo correlato al cancro al seno richiede un intervento chirurgico e/o chemioterapia o radioterapia a seconda dello mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica della malattia.

 

Come si manifesta il tumore al seno durante l'allattamento e la menopausa

ll tumore al seno può manifestarsi in maniera diverso mentre l'allattamento e la menopausa a motivo dei cambiamenti fisiologici che avvengono in queste fasi della esistenza. 3

L'allattamento, infatti, provoca modiche strutturali al seno che possono comportare mastiti o dotti ostruiti; tali alterazioni complicano la rilevazione di una eventuale massa tumorale.

Durante l’allattamento, inoltre, la partecipazione di sintomi come noduli al seno, cambiamenti cutanei e secrezioni dai capezzoli possono stare scambiati per dei segni tipici della mastite, ma potrebbero anche mascherare una condizione patologica più severa. 3
Solitamente le neoplasie mammarie in gravidanza tendono a presentarsi attraverso delle masse indolori o  degli inspessimenti del seno. Questi sintomi, in alcuni casi, possono essere dei campanelli d’allarme di una condizione tumorale che, frequente, si trova già in stadio avanzato. 10
Tra i tumori al seno frequente diagnosticati alle donne in gravidanza vi sono i carcinomi mammari tripli negativi, tra i sottotipi più aggressivi. 10

In gravidanza, a causa dei continui cambiamenti della ghiandola mammaria, non solo è più complicato diagnosticare la presenza di un carcinoma mammario, provocando un rilevante ritardo diagnostico, ma anche curarlo non è affatto semplice. Approssimativamente sempre può essere eseguito un intervento chirurgico ma la chemioterapia può stare somministrata soltanto dopo il primo trimestre.

Durante questo intervallo, quindi, è importante monitorare e verificare il personale seno costantemente, chiedendo consulto a singolo specialista in caso di dubbi e necessità. 10

 

Anche in menopausa il seno subisce dei grandi cambiamenti  a motivo della riduzione del rilascio degli ormoni estrogeni e del calo delle fluttuazioni ormonali tipiche dell’età fertile di ogni donna. Questi cambiamenti aumentano il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento di un tumore al seno. 3

Le donne che hanno avuto gravidanze inizialmente dei 30 anni hanno un pericolo lievemente minore di evolvere un carcinoma mammario in menopausa. Lo stesso accade alle donne che, in giovane età, hanno allattato i loro figli: a partire da una periodo di 6 mesi, quanti più mesi si è prolungato l’allattamento, quanto più appare ridotto il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di crescere un tumore al seno. 3

Inoltre, è importante considerare che i più comuni sintomi vasomotori associati alla menopausa potrebbero essere legati a un maggior penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di tumore al seno. Infatti, le donne che hanno avuto vampate di calore e sudorazione notturna particolarmente durature, oltre i 10 anni, possono possedere una tendenza leggermente aumentata di espandere un carcinoma mammario. 11

Emerge, quindi, che in codesto nuovo intervallo della esistenza di ogni donna è importante la prevenzione, attraverso esami clinici, tecniche di imaging in che modo la mammografia, la risonanza magnetica e l’ecografia e, in occasione di eventuali sospetti, anche la biopsia.