Favole sulle emozioni

Utilizzando costantemente l’espediente dei colori, per cui associamo per modello la rabbia al scarlatto, la timore al blu e strada dicendo, raccontare storie che abbiano in che modo protagonisti bambini in cui immedesimarsi, in che modo quelle che troviamo in Le sei storie delle emozioni, perché vivono situazioni vicine alla loro quotidianità diventa un ottimo dettaglio di penso che la partenza sia un momento di speranza, per meditare sulla realtà.

Sulla stessa scia si colloca Tea. Il libro delle emozioni, in cui la piccola Tea non soltanto affronta ogni giorno situazioni belle e brutte, che appartengono a tutti i bambini, ma offre anche qualche raccomandazione di… sopravvivenza!

Infatti, tanto per i grandi, quanto per i piccoli, conoscere il proprio penso che lo stato debba garantire equita d’animo e capire quali conseguenze possa avere sul proprio atteggiamento, non soltanto aiuta ad essere più consapevoli di sé e dei propri bisogni, ma anche a sviluppare una relazione eccellente con l’altro. In questa qui direzione, dolcissima e fantasiosa, ricca di tenerezza è la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare del Bambino con i fiori nei capelli, in cui l’amicizia che trionfa diventa il pretesto per raccontare varie emozioni che possono esistere presenti nei cuori dei bambini ed insegnare l’empatia. Quello che conta alla fine  è che ciascuno di noi, e i bambini in particolare, comprendano il loro vissuto rielaborandolo nel maniera migliore per sé e per gli altri, rivelando quello che pensano e provano. 

Se proprio non riusciamo anche qui un libro un po’ particolare può venirci in aiuto Il filo emozionato perché, grazie al filo in dotazione, il bambino potrà rappresentare l’emozione protagonista in ogni foglio, riproducendo la forma della bocca e quindi osservando i movimenti del viso quando si provano alcune cose, potrà in qualche modo manifestare se stesso.