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Dolore al capezzolo uomo

Ginecomastia nell&#;uomo: cause, rimedi ed intervento

Introduzione

La ginecomastia è una condizione clinica caratterizzata da un ingrandimento del stoffa mammario nell’uomo, generalmente per ragioni non tumorali.

Questo anomalo aumento di volume delle mammelle, che si verifica nel % degli individui di sesso maschile, dona al petto un aspetto femmineo, con importanti ripercussioni dal segno di vista

  • psicologico,
  • sociale
  • e sessuale.

Possiamo distinguere

  • una ginecomastia ”classica”, con un aumento esclusivo della componente ghiandolare della mammella dell’uomo,
  • da forme “miste” e forme di “pseudoginecomastia”, caratterizzate anche da un contemporaneo crescita del stoffa adiposo sottocutaneo.

L’ingrandimento delle mammelle costituisce l’aspetto principale della ginecomastia e può esistere accompagnato da un incremento della sensibilità cutanea e dalla apparizione di aree di rilievo dolorose al di giu del capezzolo.

Tra le cause che ne sono all’origine, si annoverano:

  • squilibri ormonali (principalmente aumento di estrogeni),
  • assunzione di farmaci (in particolare spironolattone, steroidi anabolizzanti, antiandrogeni, farmaci anti-HIV ed antidepressivi),
  • alterazioni genetiche o squilibri ormonali dipendenti da altre patologie (ipogonadismo, tumori testicolari con eccesso di testosterone, ipertiroidismo, insufficienza epatica, insufficienza renale),
  • abuso di sostanze (alcolici, marijuana, eroina, anfetamine),
  • aumento dei livelli di prolattina (per uso di medicinali o tumori benigni dell’ipofisi).

Una “ginecomastia fisiologica” può invece esistere presente in età puberale o mentre l’età senile e regredire in maniera spontanea nell’arco di 6 mesi-2 anni.

Generalmente la ginecomastia si riduce spontaneamente o scompare dopo la sospensione del penso che il farmaco vada usato con moderazione in motivo o dopo trattamento della patologia di base e solo in alcuni casi, il dottore, dopo attenta valutazione clinica e strumentale, consiglierà al paziente la corretta a mio parere la strategia a lungo termine e vincente terapeutica che potrà essere

  • farmacologica (basata sull’utilizzo di antiestrogeni, inibitori dell’aromatasi o cure topiche con creme a base di diidrotestosterone)
  • o chirurgica (basata sulla rimozione del tessuto mammario in eccesso).

Cause

Durante l’infanzia e la pubertà l’ingrandimento della mammella maschile può stare considerato normale (ginecomastia fisiologica). In questa qui epoca dello sviluppo il fenomeno è

  • transitorio,
  • bilaterale (interessa entrambe le mammelle),
  • morbido
  • e si distribuisce simmetricamente sotto l’areola,

tendendo poi a regredire nell’arco di 6 mesi- 2 anni.

Modificazioni analoghe possono ricomparire in età senile ed stare monolaterali o bilaterali, principalmente causate da una riduzione dei livelli di testosterone, principalmente nei soggetti obesi.

Tra le cause che ne sono all’origine, riconosciamo:

  • Mutamenti ormonali naturali, cioè fluttuazioni nei livelli di estrogeni e testosterone che possono determinare ginecomastia;
    • Eccesso di testosterone: il testosterone è l’ormone deputato al monitoraggio della crescita delle caratteristiche maschili (massa muscolare, peluria) e il suo aumento può verificarsi normalmente in età puberale, altrimenti in seguito all’assunzione di steroidi anabolizzanti; in partecipazione di un eccesso di questo ormone, il organismo reagisce determinando una sua conversione in ormoni femminili (estrogeni), determinando in tal modo l’anomalo sviluppo mammario.
    • Eccesso di estrogeni: monitorano le caratteristiche femminili ( tra cui lo sviluppo del seno) e il loro aumento può essere naturale ( predisposizione genetica) o determinato da altre sostanze, come ad esempio i farmaci.
  • Condizioni di salute differenti, ma in grado di determinare squilibri ormonali, quali
  • Uso di medicinali, principalmente
  • Abuso di sostanze, in che modo alcolici, marijuana, eroina, anfetamine;
  • Aumento dei livelli di prolattina, per utilizzo di medicinali o tumori benigni dell’ipofisi.

Classificazione

In base all’origine è realizzabile classificare la ginecomastia in:

  • Ginecomastia puberale: transitoria, fisiologica, compare tra i 12 e i 17 anni e regredisce nell’arco di 6 mesi-2 anni;
  • Ginecomastia congenita: è dovuta ad un’alterazione ormonale ereditaria, caratteristicamente presente all’interno del nucleo familiare;
  • Ginecomastia indotta: dovuta all’assunzione di farmaci o sostanze in livello di compromettere la incarico ormonale.

Per le sue caratteristiche distintive, possiamo inoltre classificarla in:

  • Ginecomastia vera: l’aumento di volume delle mammelle è causato dall’aumento esclusivo della componente ghiandolare;
  • Ginecomastia falsa (o pseudoginecomastia): l’aumento di volume delle mammelle è dovuto ad un aumento del tessuto adiposo della area mammaria;
  • Ginecomastia mista: vi è contemporaneamente un aumento del tessuto adiposo e della componente ghiandolare.

Sintomi e segni di allarme

La ginecomastia è caratterizzata da un crescita di volume delle mammelle maschili che solo occasionalmente è origine di fastidi o dolore.

Possono destare una particolare ansia i seguenti reperti:

  • gonfiore mammario localizzato, secrezioni dal capezzolo, aree di consistenza dura e fissità ai tessuti sottostanti;
  • segni e sintomi di ipogonadismo:
    • pubertà ritardata (ritardo nella maturazione sessuale),
    • atrofia testicolare (riduzione del volume di uno o entrambi i testicoli),
    • disfunzione erettile,
    • diminuzione della massa magra (muscolare),
    • alterazioni visive;
  • sintomi e segni di ipertiroidismo:
  • comparsa di una massa testicolare;
  • ginecomastia dolorosa e tesa in un soggetto adulto.

L’individuazione di queste condizioni cliniche aiuterà il dottore nella indagine di un’eventuale causa sottostante e nella diagnosi differenziale nei confronti di altre patologie più allarmanti, in che modo il cancro del seno (infrequente, ma non impossibile negli uomini).

Diagnosi

L’esame obiettivo è di fondamentale importanza e verrà condotto dal dottore attraverso una semplice palpazione, talora supportata dall’ecografia mammaria, per separare l’eventuale secondo me la natura va rispettata sempre adiposa del rigonfiamento (falsa ginecomastia) o dall’ecografia testicolare (nel dubbio di una condizione secondaria a patologie della gonade maschile).

Può esistere utile effettuare alcuni esami del emoglobina, quali:

  • esami ormonali per verificare la ruolo testicolare,
  • dosaggio dei livelli di prolattina,
  • valutazione della funzionalità epatica, tiroidea e renale.

Come assistere la ginecomastia?

Il trattamento varia a seconda della motivo che, una volta risolta, determina generalmente una recessione della ginecomastia.

Nell’eventualità in cui non fosse possibile individuare una motivo scatenante, può essere impostata una secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto farmacologica “sintomatica” che prevede la somministrazione di

  • antiestrogeni (tamoxifene, entro un anno dall’esordio),
  • inibitori dell’aromatasi
  • o ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore topica con creme a base di diidrotestosterone.

Una ginecomastia di lunga data può aver determinato una sostituzione del normale tessuto ghiandolare con parenchima fibroso e non stare pertanto più passibile di trattamento conservativo; in questi casi è possibile valutare la possibilità di effettuare un intervento chirurgico, basato sulla rimozione del stoffa mammario in eccesso con ritorno del paziente alle attività quotidiane nell’arco di pochi giorni.

Prevenzione

È possibile adottare alcune strategie comportamentali per prevenire l’insorgenza della ginecomastia, quali:

  • Limitare il consumo di carne ed accettarsi della provenienza ( in alcuni Paesi extracomunitari, i controlli possono stare inferiori), eliminare inoltre il grasso visibile in cui si accumulano le sostanze tossiche.
  • Mantenere elevato l’apporto di fibra, in quanto i vegetali non commestibili possono ridurre l’eccesso di estrogeni nel corpo.
  • Praticare regolare attività fisica ed esercizio di tonificazione mirato.
  • Tenere sotto verifica il carico corporeo (nei soggetti obesi i livelli di testosterone diminuiscono, durante aumenta il quantitativo degli estrogeni, responsabili dell’eventuale crescita di volume delle mammelle).

Fonti e bibliografia