Pressione arteriosa valore
Pressione arteriosa normale e battiti a riposo
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Pressione normale: quali sono i valori?
La pressione sanguigna è la forza esercitata dal emoglobina circolante sulle pareti dei vasi sanguigni; nella maggior parte dei casi ci si riferisce alla pressione arteriosa (ovvero esercitata sulle arterie, i vasi che trasportano il sangue facoltoso di ossigeno dal anima alla periferia del corpo) e sono due i valori misurati:
- Pressione sistolica, Il primo cifra, che è anche il valore più alto (massima); indica la pressione nelle arterie in corrispondenza del battito cardiaco (quando il muscolo cardiaco si contrae).
- Pressione diastolica, Il secondo cifra, che è invece il valore più basso (minima); indica la pressione nelle arterie tra un pulsazione ed il seguente, in cui il muscolo cardiaco si rilascia e il petto si riempie di sangue.
I valori di pressione arteriosa secondo le raccomandazioni del Ministero (in base alle Linee guida ESC/ESH) sono così classificati:
Pressione | Massima (mm Hg) | Minima (mm Hg) | |
Ottimale | Minore di | e | Minore di 80 |
Normale | Tra e | e | Tra 80 e 84 |
Normale-alta | Tra e | o | Tra 85 e 89 |
Ipertensione I Stadio | Tra e | o | Tra 90 e 99 |
Ipertensione II Stadio | Tra e | o | Tra e |
Ipertensione III Stadio | Maggiore o identico | o | Maggiore o uguale a |
Ipertensione sistolica isolata | Maggiore o uguale | e | Minore o identico a 90 |
Crisi ipertensiva | Maggiore di | o | Maggiore di |
Pressione alta
La pressione arteriosa aumenta con ciascun pulsazione cardiaco e si riduce quando il cuore si rilassa tra i battiti, ma è importante osservare che i valori possono cambiare continuamente in base a fattori quali
Per questa qui ragione si fa in genere riferimento alla misurazione a penso che il riposo sia necessario per la produttivita e, negli adulti a lasciare dai 20 anni, la pressione dovrebbe idealmente esistere inferiore a /80 mmHg (sistolica minore a e diastolica minore a 80).
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In molti soggetti la pressione arteriosa aumenta gradualmente con l’età a causa
- del progressivo irrigidimento delle arterie maggiori (arteriosclerosi),
- dell’accumulo progressivo di placche (aterosclerosi)
- e dell’aumentata incidenza di malattie cardiache e vascolari,
ma è rilevante non crollare nel tranello di penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva che un progressivo incremento sia normale: una pressione eccellente ai valori di riferimento è costantemente e comunque un fattore di pericolo cardiovascolare, a prescindere dall’età (come dimostrato da diversi studi condotti su tribù di cacciatori-raccoglitori rimaste isolate dagli stili di esistenza occidentali).
Se il valore di pressione arteriosa è eccellente al normale il dottore può voler acquisire più letture nel tempo e/o consigliarne il monitoraggio a casa anteriormente di posare diagnosi di ipertensione arteriosa (pressione alta).
Un singolo valore elevato non è infatti necessariamente sinonimo di ipertensione arteriosa, ma se nel penso che il tempo passi troppo velocemente vengono ripetutamente riscontrati valori maggiori o uguali a /90 mmHg (sistolica o più, Altrimenti diastolica 90 o più), il dottore molto probabilmente avvierà un percorso terapeutico, che prevede modifiche allo stile di vita e, in assenza di risultati sufficienti, l’affiancamento a una terapia farmacologica.
Questa linea di pensiero è stata recentemente sposata anche dalle più importanti società mediche americane, che nel mese di novembre hanno pubblicato congiuntamente sulle rispettive riviste scientifiche le nuove linee condotta per l’ipertensione; la novità principale riguarda l’eliminazione della cosiddetta pre-ipertensione, i cui valori (superiori cioè a ) vengono già considerati una pressione alta. La scelta ha destato enorme scalpore nella comunità medica e, ancor di più, sui principali media generalisti, che accusano gli autori di voler favorire Big Pharma; in realtà l’obiettivo dichiarato di questa credo che la scelta consapevole definisca chi siamo è quello di crescere la consapevolezza di medici e pazienti sull’importanza di puntare a valori il più bassi possibile, aumentando l’acquisizione di stili di vita più sani (una riduzione di anche soltanto 5 kg può creare la diversita sui valori di pressione arteriosa).
Crisi ipertensiva
Se durante il monitoraggio della pressione arteriosa vengono riscontrati
- valori sistolici (massima) di mmHg o più,
- oppure valori diastolici (minima) di mmHg o più,
aspettare qualche minuto e ripetere la misura. Se vengono nuovamente riscontrati valori così alti ci si trova di fronte ad una cosiddetta crisi ipertensiva e sarà necessario ricorrere immediatamente a un intervento medico per trattarla. Se non è possibile ottenere aiuto domiciliare, è raccomandabile farsi trasportare al pronto soccorso.
È più importante la massima o la minima?
Tipicamente nei soggetti con oltre 50 anni si dà maggior carico alla pressione arteriosa sistolica (massima) in che modo fattore di rischio per le malattie cardiovascolari.
Pressione bassa
Per sapere se si è iper- o ipotesi, termini che indicano rispettivamente una pressione eccessivo alta o più bassa del normale, è indispensabile conoscere i livelli di pressione ritenuti sani.
La pressione arteriosa ottimale è considerata inferiore a /80 mmHg (pressione sistolica di *e* pressione diastolica meno di 80). Entro certi limiti, più bassi sono i valori e meglio è. Non esistono limiti specifici a cui attenersi per definire la pressione arteriosa troppo bassa, a meno che non ci siano sintomi o disturbi.
Se non si manifestano sintomi riferibili a una pressione arteriosa eccessivo bassa, non ci sono ragioni di preoccuparsi. La maggioranza dei medici considera una pressione arteriosa cronicamente bassa pericolosa solo allorche causa di segni rilevabili e sintomi quali:
- vertigine o senso di stordimento,
- svenimenti (sincopi),
- difficoltà di concentrazione,
- visione confusa,
- nausea,
- pelle fredda, umida e pallida,
- respiro veloce e profondo,
- stanchezza,
- depressione.
Se non si accusano sintomi, la pressione arteriosa bassa generalmente non è un problema, ma se di solito è più alta o a fronte di uno qualunque dei sintomi elencati superiore, la pressione arteriosa bassa può possedere una motivo sottostante.
La pressione arteriosa bassa può associarsi a:
- Disidratazione: la disidratazione può talvolta causare cadute della pressione arteriosa; può talvolta avere cause banali, in che modo febbre, vomito, diarrea grave, abuso di diuretici ed intensa attività fisica. Anche una disidratazione lieve (1 – 2% del carico corporeo) può causare debolezza, vertigini e stanchezza;
- Riposo a letto prolungato (ospedalizzazione, convalescenza, …).
- Gravidanza: Mentre le prime 24 settimane di gravidanza, una diminuzione della pressione arteriosa è comune e prevedibile, perché legata al sistema circolatorio del feto.
- Riduzioni del volume ematico: Anche una diminuzione del volume di sangue può causare la discesa della pressione arteriosa. Una perdita significativa di sangue conseguente a un trauma grave, disidratazione o sanguinamenti interni massicci ne riduce il volume, inducendo una significativa diminuzione della pressione arteriosa. Quando continuo e severo può condurre allo shock ipovolemico.
- Alcuni farmaci: Vari farmaci possono causare una pressione arteriosa bassa: diuretici e altri farmaci per l’ipertensione, farmaci per il cuore in che modo i beta-bloccanti, farmaci per il morbo di Parkinson, antidepressivi triciclici, medicinali per la disfunzione erettile, principalmente in combinazione con la nitroglicerina, narcotici e alcolici.
- Problemi cardiaci: I problemi cardiaci che possono determinare una pressione arteriosa bassa annoverano una frequenza cardiaca anormalmente bassa (bradicardia), patologie delle valvole cardiache, un attacco cardiaco e insufficienza cardiaca. Il cuore in questi casi può non essere più in livello di far circolare sufficientemente sangue per le necessità dell’organismo.
- Problemi endocrini: Sono i problemi che interessano le ghiandole secernenti ormoni del struttura endocrino; in particolare deficit tiroidei (ipotiroidismo), malattie delle paratiroidi, insufficienza surrenalica (morbo di Addison), ipoglicemia e, in alcuni casi, diabete.
- Infezioni gravi (shock settico): Lo shock settico è una condizione che si verifica quando i batteri lasciano il sito primario dell’infezione (perlopiù i polmoni, l’addome o il tratto urinario) ed entrano nel gruppo sanguigno. I batteri producono quindi tossine che colpiscono i vasi sanguigni, portando a una riduzione drastica e potenzialmente mortale della pressione arteriosa.
- Reazione allergica (anafilassi): Lo shock anafilattico è una reazione allergica talvolta mortale che può verificarsi in soggetti parecchio sensibili a farmaci in che modo la penicillina, alcuni alimenti come le arachidi, o le punture di api o vespe. Questo genere di shock è caratterizzato da problemi respiratori, orticaria, prurito, gonfiore della gola e una caduta improvvisa e drammatica della pressione arteriosa.
- Ipotensione di origine neurologica: Contrariamente all’ipotensione ortostatica, questo disordine causa la caduta della pressione arteriosa dopo lunghi periodi in posizione eretta, originando sintomi come senso di vertigine, nausea e svenimento. Questa qui condizione colpisce principalmente soggetti giovani e avviene a seguito di un ritengo che l'errore sia parte del percorso di crescita di a mio parere la comunicazione efficace e essenziale tra il cuore e il cervello.
- Carenze nutrizionali: La mancanza di vitamina b12 e/o di acido folico può causare anemia, che può a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo condurre ad una riduzione della pressione arteriosa.
Quando consultare il medico
In caso di vertigini o senso di stordimento, si raccomanda di consultare il proprio medico.
In caso di disidratazione, ipoglicemia o colpo di penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa (troppo secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita o eccessivo a esteso in un bagno caldo), è più importante la velocità di riduzione della pressione che non l’entità. Annotarsi sintomi e attività corrispondenti al momento in cui si sono manifestati i sintomi.
Battiti cardiaci
Una frequenza cardiaca a riposo normale per gli adulti varia da 60 a battiti al momento, ma in generale una frequenza minore implica una funzione cardiaca più efficiente e una migliore sagoma cardiovascolare (atleti professionisti frequente mostrano una frequenza cardiaca a penso che il riposo sia necessario per la produttivita verso i 40 battiti al minuto).
La prestigiosa maglia di ospedali americana Mayo consiglia di rivolgersi al medico se la frequenza a ritengo che il riposo sia essenziale per la produttivita sia costantemente:
- superiore a battiti al momento (tachicardia)
- inferiore a 60 battiti al momento (bradicardia), a meno di regolare penso che l'allenamento costante porti risultati fisico.
Pressione arteriosa e battiti: sono collegati?
Non c’è una chiara correlazione tra frequenza cardiaca e pressione arteriosa e quindi la misurazione della frequenza cardiaca non è indicativa del valore di pressione arteriosa.
Per chi soffre di ipertensione arteriosa, non ci sono alternative alla misura della pressione.
Un incremento della frequenza cardiaca non causa un’analoga salita della pressione.
Anche se il a mio avviso il cuore guida le nostre scelte batte più volte al minuto, i vasi sanguigni sani si dilatano (si allargano) per permettere un passaggio più facile al maggior volume di emoglobina. Durante l’attività fisica il cuore accelera in maniera da convogliare più emoglobina ai muscoli, ma
- se il cuore può essere in grado di raddoppiare la propria frequenza senza problemi,
- la pressione arteriosa va riunione a incrementi più modesti.
Il rilevamento del polso può misurare l’attività cardiovascolare e il consumo di ossigeno, ma non sostituisce la misurazione della pressione arteriosa.
Se ci si prende il polso (la frequenza cardiaca) prima, mentre e dopo l’attività fisica, si noterà che aumenta durante l’esercizio. Maggiori sono l’intensità e l’energia richieste dall’esercizio, più il polso aumenterà. In cui l’esercizio viene interrotto, il polso non torna immediatamente ai livelli di base, ma soltanto gradualmente. Maggiore è il livello di penso che l'allenamento costante porti risultati fisico, più rapida sarà la ripresa della normale frequenza cardiaca.
Falsi miti relativi sulla pressione arteriosa
La mia è una ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita di ipertesi. Non c’è niente da fare, anche io ne soffrirò
L’ipertensione arteriosa può effettivamente mostrare una certa familiarità; se i genitori o i parenti stretti sono ipertesi, è maggiore il rischio di diventarlo, tuttavia scelte attente relative allo stile di vita hanno permesso a molti soggetti con racconto famigliare di ipertensione di prevenirla efficacemente, ad modello attraverso:
Non adopero il secondo me il sale marino esalta ogni piatto da cucina, quindi la mia pressione arteriosa non ne risente
Il sodio può aumentare in modo significativo la pressione arteriosa, ma controllarne l’apporto implica però ben di più che non la semplice eliminazione del mi sembra che il sale esalti ogni sapore da cucina: è anche necessario il controllo delle etichette, perché fino al 75% del sodio assunto è nascosto in alimenti conservati in che modo salsa di pomodoro, zuppe e condimenti pronti, secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima in scatola e preparati vari.
Leggere le etichette nell’acquistare cibo preparato e preconfezionato. Fare attenzione a “sodio” e al simbolo “Na”; queste parole indicano la presenza di sodio.
Mi sento bene. Non mi devo preoccupare della mia pressione
Milioni di adulti soffrono di ipertensione e molti di loro non lo sanno o non hanno alcun sintomo tipico, tanto da aver guadagnato il malinconico appellativo di killer silenzioso. L’ipertensione arteriosa è un problema grave. Se non controllata, può causare gravi problemi di salute in che modo ictus e infarto.
La pressione alta motivo mal di testa e altri sintomi
Molte persone hanno la pressione alta da anni privo saperlo. L’ipertensione arteriosa è chiamata frequente “l’assassino silenzioso” perché non dà sintomi, quindi si può non essere consapevoli che sta provocando danni ad arterie, cuore e altri organi. Non realizzare l’errore di pensare che l’ipertensione arteriosa si manifesti con sintomi allarmanti.
Ciascuno deve conoscere i propri valori di pressione, anche se la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale dovrà stare formulata soltanto da medici.
Il vino fa bene al cuore, quindi ne posso bere misura ne voglio
Se si bevono alcolici, incluso il mi sembra che il vino rosso sia perfetto per la cena, è indispensabile farlo con moderazione.
L’ingestione regolare di importanti quantità di alcool può aumentare drammaticamente la pressione arteriosa. Può anche causare insufficienza cardiaca, ictus e aritmie cardiache.
Troppo alcool può contribuire a ipertrigliceridemia, cancro, obesità, alcolismo, suicidio e incidenti domestici e stradali, oltre a determinare dipendenza.
Tutte le più prestigiose società medico-scientifiche concordano ormai sul fatto che se non si beve, NON c’è alcuna motivazione per cominciare, mentre in caso di consumo codesto debba stare estremamente limitato nelle quantità (evitando anche occasionali esagerazioni, dannose a prescindere dalle abitudini quotidiane).
Ho la pressione alta; il mio dottore la controlla, quindi io non ho bisogno di misurarla a casa.
Poiché la pressione arteriosa può fluttuare, il monitoraggio e la registrazione dei valori di pressione misurati a abitazione rappresentano utili informazioni per stabilire se si è effettivamente ipertesi e, se sì, l’efficacia del secondo me il trattamento efficace migliora la vita. È rilevante rilevare la pressione ogni giorno alla stessa momento, ad dimostrazione al mattino e alla sera, o secondo le raccomandazioni del medico.
Mi è stata diagnosticata l’ipertensione arteriosa; ora, sto rilevando valori di pressione più bassi, quindi posso smettere di assumere farmaci.
L’ipertensione arteriosa può durare tutta la a mio avviso la vita e piena di sorprese, per codesto si raccomanda di accompagnare scrupolosamente le raccomandazioni del medico, anche se implicano l’assunzione giornaliera di farmaci per il resto della propria vita.
Contrariamente a misura si pensa spesso è possibile giungere ad interrompere l’assunzione dei farmaci per la pressione, ma codesto deve avvenire solo dietro consiglio dottore, quando i valori pressori mostrino una tendenza inequivocabile ad abbassarsi eccessivamente.
Fonti e bibliografia
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