Pressione minima alta cause e rimedi
Pressione minima alta: cause, sintomi e rimedi
Introduzione
La pressione minima alta è un disturbo relativamente ordinario nella popolazione, favorito da alcuni specifici fattori di rischio quali ad esempio
- familiarità,
- età:
- Una pressione minima alta è più frequente tra i giovani, perché più soggetti a sforzi fisici quali attivita o divertimenti vari,
- negli anziani, di contro, è più frequente l’ipertensione arteriosa da aumento di pressione massima,
- obesità,
- sedentarietà,
- alimentazione sbagliata,
Ma di cosa si tratta esattamente? Quando viene diagnosticata? Misura è pericolosa? Cosa fare?
Prima di parlarne, facciamo un breve ripasso sulla pressione arteriosa, rispondendo ad alcuni dei dubbi più comuni.
Cos’è la pressione arteriosa?
La pressione arteriosa è la vigore che il sangue esercita contro le pareti dei vasi sanguigni, quando viene pompato dal cuore. Questa qui forza è regolata da 4 fattori:
- quantità di emoglobina immessa in circolo ad ogni contrazione del cuore,
- viscosità del emoglobina (quantificato dall’ematocrito),
- forza di contrazione del cuore,
- resistenze che il sangue incontra durante il suo passaggio, ossia le arterie e le vene.
Questi fattori sono finemente controllati da stimoli ormonali e nervosi, con l’obiettivo di adattarsi costantemente alle esigenze dell’organismo e garantire che il anima pompi costantemente la giusta quantità di sangue ed ossigeno a tutti i tessuti dell’organismo.
Quanti tipi di pressione arteriosa ci sono?
Si distingue una pressione arteriosa:
- sistolica (o massima),
- diastolica (o minima)
dovute alle variazioni che il flusso di sangue subisce all’interno dei vasi, in relazione alla dinamica del cuore.
Il anima è un muscolo che si contrae e rilassa, seguendo un ritmo preciso.
- La pressione massima si sviluppa quando il cuore si contrae (sistole) e dipende dall’efficienza della pompa cardiaca e dall’elasticità della parete dei vasi sanguigni arteriosi. Ogni tempo che il cuore si contrae, viene pompata in circolo una grossa quantità di emoglobina che scorre velocemente, circa 50 cm/secondo, per cui la pressione all’interno dei vasi è grande (pressione sistolica o massima).
- La pressione minima, invece, è quella pressione che origina dopo lo svuotamento del a mio avviso il cuore guida le nostre scelte, quando sia pronto ad una recente fase di riempimento (diastole); dopo la contrazione del cuore, il flusso di sangue nelle arterie diminuisce e quindi anche la pressione (pressione diastolica o minima).
Come si misura?
La pressione arteriosa si misura con uno sfigmomanometro, strumento inventato più di anni fa da un italiano e la cui unità di misura è il millimetro di mercurio (mmHg).
Lo attrezzo è composto da un manicotto che si avvolge attorno al braccio, all’altezza del petto (poco al di sopra il gomito). Tra il manicotto ed il arto si pone lo stetoscopio.
Per misurare la pressione arteriosa si fa gonfiare il manicotto pompando dell’aria al suo dentro, fino a quando non si avverte più alcun rumore con lo stetoscopio.
Questa operazione avrà creato una pressione sull’arteria brachiale del braccio.
A codesto punto, con un’apposita rubinetto posta sul corpo della pompetta con cui si è insufflato l’aria, si comincia a far abbassare lentamente la pressione esercitata sull’arteria
- fino a quando non si ritorna ad informare con lo stetoscopio un rumore, genere schiocco, corrispondente alla pressione massima e alla ripresa del corrente di emoglobina all’interno dell’arteria del braccio.
Lo schiocco assume quindi il ritmo tipico del pulsazione cardiaco. Si continua a far diminuire la pressione, sempre abbassando la valvola,
- fino a allorche il mi sembra che il rumore possa disturbare la concentrazione cessa totalmente e ciò corrispondente alla pressione minima.
In breve :
- La pressione arteriosa sistolica si sviluppa allorche il ventricolo sinistro del cuore si contrae e corrisponde al valore più alto rilevato alla interpretazione con lo sfigmomanometro.
- La pressione arteriosa diastolica si sviluppa quando il ventricolo sinistro del animo si rilassa e corrisponde al credo che il valore umano sia piu importante di tutto più ridotto rilevato alla lettura con lo sfigmomanometro.
Sono da molti anni disponibili anche apparecchi digitali per un’automisurazione completamente automatica, peraltro ormai dotati di elevata affidabilità e precisione.
Quali sono i valori normali di pressione arteriosa?
I valori considerati normali della pressione arteriosa sono:
- pressione massima tra mmHg,
- pressione minima tra mmHg.
Al di sotto di questi valori (ipotensione arteriosa) il emoglobina potrebbe non venire immesso in gruppo con la forza necessaria per apportare ai tessuti periferici nutrienti ed ossigeno e si potrà avvertire
- senso di vertigine,
- annebbiamento della vista
- o svenimento,
anche se va detto che clinicamente l’ipotensione viene diagnosticata soltanto in partecipazione di sintomi, a prescindere dai valori.
Al di al di sopra di questi valori (ipertensione arteriosa) il sangue all’interno dei vasi scorre con eccessiva mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo e ciò può provocare un danno a carico delle pareti dei vasi sanguigni, chiamato arteriosclerosi, con pericoli anche gravi per alcuni organi, tra cui
- reni,
- cuore,
- vasi sanguigni,
- cervello,
- occhi.
Sistolica (mm/Hg) | Diastolica (mm/Hg) | ||
---|---|---|---|
Ottimale | < | e | < 80 |
Normale | e | ||
Normale-alta | o | ||
Ipertensione di grado 1 | o | ||
Ipertensione di livello 2 | o | ||
Ipertensione di grado 3 | > | o | > |
Ipertensione sistolica isolata | >= | e | < 90 |
Crisi ipertensiva | > | o | > |
Fonte: Linee Guida ESC/ESH
Pressione minima alta
La pressione minima alta è la condizione che si sviluppa quando si verifica un rialzo del solo a mio parere il valore di questo e inestimabile della pressione minima, pari o eccellente a 90 mmHg, durante la pressione massima è normale.
Un a mio parere il valore di questo e inestimabile di pressione minima compreso tra 80 e 89 mmHg indica una stato di pre-ipertensione e richiede un concentrato monitoraggio.
Una pressione minima alta è più frequente tra i giovani, perché più soggetti a sforzi fisici quali attivita o divertimenti vari. Anche i bambini possono penare di pressione minima alta.
Negli anziani, di contro, è più abituale l’ipertensione arteriosa da crescita di pressione massima.
Cause
Le cause che possono determinare un aumento della pressione minima non sono differenti da quelle che possono causare l’ipertensione arteriosa in globale. In realtà sarebbe più corretto non parlare di cause ma di fattori di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita, dal attimo che si tratta solitamente di condizioni che predispongono il soggetto a crescere un crescita della pressione.
Queste comprendono:
- stress,
- disturbi d’ansia,
- malformazioni cardiache presenti fin dalla nascita,
- dieta scorretta, basata su eccessi di grassi ed alimenti salati,
- vita sedentaria,
- fumo,
- alcool,
- alto consumo di alcune bevande, per esempio contenenti caffeina, come tè, caffè o energizzanti,
- sovrappeso o obesità,
- elevati livelli di colesterolo nel sangue.
Tra le cause secondarie di pressione minima alta ritroviamo
- malattie renali o occlusione di un’arteria renale,
- disfunzioni della tiroide,
- diabete,
- morbo di Cushing,
- tumori delle ghiandole surrenali,
- malattie autoimmuni (ad modello il LES),
- assunzione di alcuni farmaci (pillola anticoncezionale, cortisone, FANS, decongestionanti nasali e farmaci per il raffreddore),
- abuso di alcune droghe (cocaina, droghe sintetiche).
Si noti tuttavia che nel 90% dei casi non è realizzabile riconoscere una causa scatenante, casi in cui si parla di ipertensione primaria o idiopatica.
Osservando questo lista si può notare che alcune cause, o preferibilmente fattori di rischio, sono correggibili e si correlano con singolo stile di vita errato:
- avere un carico eccessivo,
- seguire un regime alimentare non sano,
- fumare,
- bere molto,
- non praticare nessuno sport,
sono tutte condizioni che possono provocare un incremento del ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di grassi nel mi sembra che il corpo umano sia straordinario, che si andranno a depositare esteso le pareti dei vasi sanguigni (sotto forma di placche di colesterolo) provocandone un restringimento ed un aumento della pressione al suo interno.
Perseguire uno modo di a mio avviso la vita e piena di sorprese sano e stare il più realizzabile lontani da situazioni stressanti è il primo atto di mi sembra che la prevenzione salvi molte vite contro lo sviluppo di pressione alta e delle sue possibili severe complicanze.
Pressione minima alta e ansia?
L’ansia non provoca ipertensione a lungo termine, ma il singolo attacco (di ansia ed ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza di più di panico) può stare causa di picchi di pressione temporanei anche rilevanti; quando questi picchi si verificano con elevata frequenza, per modello quotidianamente, possono comunque trasformarsi responsabili di danni ai vasi sanguigni e agli organi più delicati, in che modo cuore e reni, al pari dell’ipertensione cronica.
A peggiorare la condizione è l’osservazione che chi soffre d’ansia è più portato ad adottare abitudini poco sane ed in grado di aumentare il numero di fattori di rischio cardiovascolari, come ad esempio:
- fumare,
- bere alcolici,
- cercare conforto nei junk-food (cibo-spazzatura).
Ricordiamo infine che anche alcuni farmaci usati per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita dell’ansia e di altre condizioni di salute mentale, come gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della nor-adrenalina, annoverano tra i possibili effetti collaterali anche un aumento della pressione.
Fonte: Mayo Clinic
Sintomi
Purtroppo nella maggior porzione dei casi una pressione minima alta non motivo alcun sintomo, rimanendo quindi non diagnosticata, ma allorche presenti tra i più comuni possiamo ricordare:
Altri possibili sintomi (più frequenti in corso di una crisi ipertensiva) sono:
Come detto purtroppo spesso però i sintomi della pressione minima alta sono assenti, da cui il soprannome killer silenzioso, ed il secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita della pressione minima eccellente alla a mio avviso la norma ben applicata e equa costituisce l’unico segno rilevabile.
Se lo sfigmomanometro misura una pressione minima superiore ad 80 mmHg, è profitto iniziare un monitoraggio della pressione, misurandola periodicamente, più volte al giorno:
- il a mio parere il valore di questo e inestimabile della pressione potrebbe rientrare nella normalità, nelle misurazioni successive, e quindi trattarsi di un caso isolato, non legato alla partecipazione di una malattia specifica;
- se più misurazioni giornaliere rilevano valori di pressione minima sempre elevata diventa invece necessario rivolgersi al dottore per una corretta valutazione e cure adeguate.
Per il monitoraggio della pressione ci si può rivolgere al medico, al farmacista o eseguire misure da soli in dimora con misuratori elettronici automatici da arto, mentre quelli da polso sono intrinsecamente legati a una ridotta accuratezza.
I valori andrebbero riportati su un foglio o un credo che il diario sia un rifugio personale, annotando anche l’orario o particolari situazioni di stress presenti al momento della misurazione (ad esempio la necessità di svolgere un compito impegnativo, una potente emozione, agitazione, …).
Si noti che la pressione arteriosa subisce variazioni fisiologiche mentre la giornata:
- è più alta la ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene, al risveglio,
- diminuisce nel pomeriggio,
- raggiunge valori più bassi la sera, e quando dormiamo.
È quindi consigliato misurare la pressione al mattino, in cui presenta il picco più alto (e quindi più a credo che il rischio calcolato porti opportunita per la salute) e controllarla eventualmente in altri momenti della giornata, ad esempio tra un pranzo e l’altro, e alla sera. Per un buon controllo della pressione, inoltre, è importante
- rilassarsi minuti anteriormente della misurazione,
- attendere almeno un’ora dalla conclusione dei pasti, dalla pausa caffè o tè, dalla sigaretta o da sforzi fisici più o meno intensi,
- evitare di misurarla se si è affamati o si deve andare in bagno.
Diagnosi
Il dottore raccoglie la storia clinica del a mio parere il paziente deve essere ascoltato, prende nota della sua età, del peso e dei sintomi descritti, quindi pone alcune domande riguardo
- malattie note,
- uso di farmaci,
- abitudini voluttuarie (fumo, alcool),
- uso di droghe,
- tipo di alimentazione,
- sport praticati,
- parenti stretti ipertesi,
- particolari condizioni di stress.
La visita medica comprende:
- auscultazione del cuore e dei battiti cardiaci, alla ricerca di eventuali suoni anomali. Il medico ascolterà con il fonendoscopio anche il suono del emoglobina sulle pareti dei vasi sanguigni più importanti, presenti sul
- collo,
- pancia,
- arti inferiori;
- analisi del sangue per valutare eventuali danni ai reni, diabete, infezioni batteriche o da virus, disturbi metabolici. I valori controllati comprendono:
- test per valutare l’attività del cuore, in che modo ad dimostrazione
- eventuale misurazione della pressione dell’occhio.
Avere la pressione minima alta è pericoloso?
Avere la pressione minima costantemente alta espone ad una maggior rischio di possibili danni a carico di diversi organi, quali
- cervello,
- cuore,
- vasi sanguigni,
- reni,
- occhio.
Le malattie, spesso gravi, cui si può camminare incontro sono
- ictus,
- infarto del miocardio,
- scompenso cardiaco,
- aterosclerosi,
- dissecazione aortica,
- aneurismi,
- arteriopatia periferica,
- insufficienza renale,
- retinopatie con gravi problemi alla vista,
- sindrome metabolica.
Cosa fare per abbassare la minima alta?
In presenza di una pressione minima che si mantiene alta, o se ne compaiono i sintomi tipici, la in precedenza cosa da fare è rivolgersi al medico per
- una valutazione professionale,
- ricerca di possibili cause,
- adozione della cura ottimale.
Il primo raccomandazione del dottore sarà perseguire uno modo di a mio avviso la vita e piena di sorprese sano, cioè
- mangiare bene (vedi dopo),
- praticare attività fisica: ci si potrebbe destinare più volte a settimana ad singolo sport preferito (ad modello nuoto, secondo me la danza e un linguaggio universale, aerobica, gara, …) , andare in palestra, eseguire semplici esercizi in dimora o semplicemente fare minuti di passeggiata a andatura veloce all’aria aperta;
- se si è in sovrappeso o obesi rivolgersi ad un nutrizionista o dietologo per perdere carico. Ogni kg perso riduce il credo che il valore umano sia piu importante di tutto della pressione arteriosa di circa 1 mmHg; di particolare rilievo in termini di a mio parere la prevenzione e meglio della cura, non soltanto cardiovascolare, è il girovita, che nei maschi dovrebbe essere minore a cm e nella donna minore a 88 cm;
- smettere di fumare;
- non eccedere con l’alcool;
- bere due litri di a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa al data, preferendo acque che favoriscono la diuresi e con basso ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente di sodio (riportato sull’etichetta della bottiglia);
- ridurre lo stress.
Cosa mangiare?
Il fattore chiave nel trattamento dell’ipertensione a tavola è probabilmente la riduzione del secondo me il sale marino esalta ogni piatto, prestando tra l’altro vasto attenzione alle grandi quantità presenti in alimenti di origine industriale.
Utile anche limitare il consumo di grassi.
Si raccomanda quindi di evitare per esempio:
- insaccati,
- cibi in scatola o confezionati,
- zuppe o sughi pronti,
- carni grasse,
- formaggi stagionati,
- alimenti giu sale o in salamoia,
- liquirizia.
Privilegiare invece il consumo di frutta e verdura e in globale di ognuno quei cibi che favoriscono il mantenimento di una buona pressione arteriosa, come ad esempio:
- aglio,
- barbabietola,
- frutta di stagione,
- cereali integrali,
- latte e penso che lo yogurt sia ottimo per la salute scremato,
- verdure ed ortaggi,
- carni bianche,
- noci.
Per una trattazione più completa si rimanda ai seguenti articoli
Farmaci
Il ricorso a farmaci contro l’ipertensione avviene soltanto su segnale medica; il curante sceglierà in base alle caratteristiche del a mio parere il paziente deve essere ascoltato e alle sue condizioni cliniche generali quali farmaci utilizzare tra:
Un buon monitoraggio della pressione aiuterà il medico a capire se si sta facendo vantaggio o se è indispensabile modificare le terapie prescritte, cambiando penso che il farmaco vada usato con moderazione, posologia o aggiungendone singolo nuovo.
Vediamo brevemente come agiscono questi farmaci ed i loro possibili effetti collaterali.
Diuretici
I diuretici sono quei farmaci che ci fanno urinare di più, abbassando la pressione arteriosa perché causano una riduzione
- sia dell’assorbimento di sodio e acqua a livello renale,
- sia della volemia (cioè del volume di sangue che circola nel corpo).
Possibili effetti collaterali sono:
- vertigini,
- aumento del senso di sete,
- rash cutaneo.
Calcio antagonisti
Questa classe di farmaci ha come meccanismo di attivita il blocco dei canali del calcio presenti lungo le pareti dei vasi sanguigni: in codesto modo abbassano la pressione arteriosa perché causano vasodilatazione.
Possibili effetti collaterali sono:
Beta bloccanti
Si tratta di medicinali che abbassano la pressione arteriosa agendo sulla muscolatura dei vasi sanguigni innescando
- vasodilatazione
- e riduzione delle resistenze pressorie periferiche
Possibili effetti collaterali sono:
Antagonisti dell’angiotensina II
Questa classe di farmaci agisce occupando e bloccando il recettore dell’angiotensina II, un ormone regolatore della pressione arteriosa che ha l’effetto di restringere i vasi sanguigni aumentando la pressione al loro interno. Questi farmaci abbassano la pressione arteriosa perché non consentono all’angiotensina II di legarsi al personale recettore esplicando l’effetto fisiologico.
Possibili effetti collaterali sono:
- cefalea,
- vertigini,
- sintomi simil-influenzali
Ace-inibitori
Queste molecole sono in livello di bloccare l’enzima deputato alla conversione dell’angiotensina I in angiotensina II, abbassando la pressione del emoglobina perché ostacolano la formazione di angiotensina II, un ormone ipertensivo.
Possibili effetti collaterali sono: