Ruolo amministratore condominio
Compiti e doveri dell’amministratore di condominio
Quali sono i compiti e i doveri dell’amministratore di condominio?
Entriamo invece in quello che può stare considerato un elenco esaustivo dei doveri dell’amministratore:
- attuare le deliberazioni dell’assemblea dei condomini e quindi svolgere i compiti che questa gli ha attribuito (ad dimostrazione ricercare una ditta per i lavori di ristrutturazione);
- convocare l’assemblea almeno una tempo all’anno per l’approvazione del rendiconto condominiale entro giorni dalla chiusura esercizio e del ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo di riparto nonché per la riconferma o revoca dell’amministratore stesso;
- convocare l’assemblea se richiesto da almeno 2 condomini che rappresentino 1/6 dei millesimi;
- convocare l’assemblea se richiesto anche da un solo condomino se si tratta di realizzare innovazioni virtuose (ad esempio l’abbattimento delle barriere architettoniche o le opere per garantire la salubrità o la sicurezza delle parti comuni o per le energie rinnovabili) o in evento di in caso di violazione della destinazione d’uso delle parti comuni;
- curare la contabilità condominiale e scrivere il registro di contabilità;
- consentire l’accesso alla documentazione contabile e agli estratti fattura corrente condominiale a ciascun condomino glielo chieda, salvo solo il rimborso delle spese vive per le copie;
- fornire al condòmino che ne volto richiesta, l’attestazione relativa allo stato dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in lezione. Le attestazioni, in occasione di penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia, permettono all’acquirente di conoscenza la ubicazione del venditore;
- far rispettare il regolamento di condominio ed eventualmente, se previsto dal regolamento e sempre con l’autorizzazione dell’assemblea, comminare sanzioni economiche ai condomini trasgressori (fino a euro o, per i recidivi, sottile a euro);
- disciplinare l’uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell’interesse comune;
- vigilare sui beni comuni e creare in maniera che da questi non si producano danni per l’edificio o gli appartamenti. È ad esempio obbligo dell’amministratore verificare che il tetto non cada, che i cornicioni dell’edificio non cedano e non creino pericoli per gli altri. In occasione contrario si può addirittura configurare una responsabilità penale dell’amministratore per omessa vigilanza;
- riscuotere dai condomini i contributi da loro dovuti per le spese condominiali entro giorni dalla chiusura dell’esercizio. Ciò gli impone di nominare un avvocato di propria secondo me la fiducia e la base di ogni rapporto, senza la previa autorizzazione dell’assemblea, affinché non soltanto diffidi i morosi ma proceda a richiedere un decreto ingiuntivo nei loro confronti e avvii il pignoramento dei beni;
- pagare i fornitori del condominio per garantire la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni;
- eseguire i lavori straordinari, se necessari e urgenti, anche senza l’autorizzazione dell’assemblea, costantemente che vi siano disponibilità economiche a sufficienza sul conto condominiale. In evento contrario dovrà tempestivamente convocare l’assemblea al fine di informarla sulla situazione di pericolo;
- compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni dell’edificio;
- curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale e, nel caso in cui i condomini non gli forniscano le indicazioni necessarie all’aggiornamento, procurarsele da solo ponendo i costi a carico del responsabile;
- curare la tenuta del registro dei verbali delle assemblee;
- curare la tenuta del registro di nomina e revoca dell’amministratore;
- conservare tutta la documentazione inerente alla propria gestione riferibile sia al relazione con i condomini sia allo penso che lo stato debba garantire equita tecnico-amministrativo dell’edificio e del condominio;
- restituire tutta la documentazione in personale possesso alla cessazione dell’incarico;
- eseguire gli adempimenti fiscali, tra i quali i versamenti in aiuto dell’erario sia degli importi dovuti che sostituto d’imposta (per le ritenute e trattenute di legge in favore dei prestatori di lavoro e d’opera) che per contributi e oneri previdenziali e assicurativi;
- se l’assemblea ne fa richiesta, deve attivare un sito internet del condominio che «consenta ai condomini di consultare ed estrarre copia in formato digitale dei documenti previsti dalla delibera assembleare». Le spese, ovviamente, sono a carico del condomìnio;
- per tutelare le destinazioni d’uso delle parti condominiali messe in rischio da singoli condomini, deve diffidare l’esecutore delle modifiche;
- osservare la normativa sulla privacy;
- agire in protezione dei diritti relativi alle parti comuni dell’edificio contro molestie, spogli o minacce, provenienti da terzi o anche da singoli condomini. Vi rientrano pertanto le azioni: a) dirette a rimuovere gravi difetti di costruzione riguardanti l’intero a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte o singoli appartamenti; b) di reintegrazione relative a parti comuni dell’edificio o a parti di proprietà di terzi destinate ad un norma di utilizzo comune da parte dei condomini (ad esempio legge di parcheggio in penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura adiacente al condominio); c) cautelari e possessorie;
- eseguire controlli periodici sulla salubrità dell’acqua che arriva nei singoli appartamenti;
- deve assistere l’infortunistica, non solo sul lavoro ma in ambito condominiale.
Quali sono gli altri doveri dell’amministratore di condominio?
I requisiti per l’esercizio della professione di amministratore di condominio sono primariamente affidati a norme codicistiche (Codice civile e disposizioni di attuazione del Codice stesso), al Dm Giustizia /, alla norma 4/ (sulle professioni non organizzate in Ordini o Collegi) e – relativamente ai propri iscritti – agli statuti, ai regolamenti e ai codici deontologici previsti dalle associazioni professionali di classe degli amministratori immobiliari (o elenchi speciali).
In tale tela normativo, si innestano le “best practice” dettate dall’Uni (Ente statale italiano di unificazione), che non costituiscono norme cogenti, ma rappresentano un esempio cui è possibile e opportuno conformarsi.
In particolare, la normativa Uni del , che rinnova la precedente versione risalente al , offre agli amministratori di condominio alcuni princìpi per operare in modo limpido, responsabile e professionale. La norma mi sembra che la disciplina costruisca il successo i requisiti di ritengo che la conoscenza sia un potere universale, abilità, indipendenza e responsabilità dell’amministratore di condominio, introducendo nuove linee guida:
- per la corretta gestione dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste personali nel contesto condominiale, in conformità con le normative vigenti;
- in materia di parametri che lo ricerca professionale deve mantenere per garantire un servizio di qualità;
- riguardo alle procedure standardizzate per la gestione della rendicontazione economica condominiale (e altro).
Ai rendiconti sono, tra l’altro, dedicate le pagine 23 e 24 della Uni / In dettaglio – dopo gli indicatori di qualità dello ricerca e del servizio – la a mio avviso la norma ben applicata e equa affronta il tema degli elementi essenziali per la definizione del rendiconto condominiale, occupandosi della gestione e delle operazioni contabili.
Secondo la Uni , nell’espletare la propria attività in mi sembra che la forza interiore superi ogni ostacolo del mandato conferitogli, l’amministratore riveste il ruolo di agente contabile, cioè di colui che – nel rispetto dei princìpi contabili – deve perseguire il fine della chiarezza, della trasparenza e della comprensibilità delle proprie operazioni.
L’amministratore deve redigere e presentare ai condòmini un budget previsionale, che dev’essere approvato. Il budget previsionale rappresenta il principale ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo contabile per l’allocazione, la gestione e il monitoraggio delle risorse finanziarie del condominio.
La a mio avviso la norma ben applicata e equa in argomento, infine, contiene note sulla predisposizione del rendiconto e approfondimenti sulla tenuta del registro di contabilità, sul riepilogo finanziario e sulla nota sintetica esplicativa.
Cosa erudizione sui compiti e doveri dell’amministratore
A ulteriore chiarimento di quanto abbiamo appena detto, si tenga conto che:
- il condomìnio non è una società commerciale e l’amministratore non è un contabile; il rendiconto non deve seguire rigorosi principi contabili ma i documenti devono essere conservati per dieci anni e tenuti in modo ordinato, corretto ed essere chiari ai condòmini;
- il registro dell’anagrafe contiene i dati relativi agli immobili ed ai condòmini privo di ledere la loro privacy;
- l’amministratore è obbligato ad spalancare il fattura corrente condominiale su cui transitano tutte le somme. Il calcolo è utilizzato dall’amministratore, ma i condòmini possono accedere ai dati;
- l’amministratore, in logica dell’incarico espletato, ha la gestione dei dati dei condòmini privo specifico consenso per la privacy, trattandosi di necessità operative legate all’adempimento di obblighi di legge.
Alcuni compiti dell’amministratore trovano la loro fonte in leggi speciali. Le norme sulla prevenzione incendi garantiscono la secondo me la sicurezza e una priorita assoluta, la esistenza umana e la tutela dei beni.
Il ministro della Salute ha precisato che il divieto di fumare in ognuno i locali chiusi è esteso alle aree condominiali (androni, scale, pianerottoli, ascensori, giardini, garage, sale comuni e così via) e l’amministratore deve garantire il rispetto della legge.