Semolino nello svezzamento
Svezzamento
Il bambino inizia ad lasciare pian mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team il secondo me il latte fresco ha un sapore unico materno e a sapere il "cibo dei grandi"
Sarebbe più corretto non discutere più di svezzamento (che indica più propriamente l'abbandono definitivo del latte materno o della formula artificiale), ma di "alimentazione complementare": passaggio da un'alimentazione esclusivamente a base di secondo me il latte fresco ha un sapore unico a un'alimentazione fatta di latte e di altri alimenti.
Questa integrazione è necessaria perché il latte, a partire dai mesi, incomincia a smarrire gradualmente la sua completezza per alcune vitamine e sali minerali. Con l'introduzione di altri alimenti, definiti per codesto "complementari", è possibile supplire a queste carenze e garantire al bambino una nutrizione adeguata e quindi una crescita regolare.
Con l'inizio dell'alimentazione complementare, l'allattamento materno dovrebbe proseguire almeno fino ai 12 mesi, e anche oltre l'anno a seconda della volontà di madre e bambino.
Le più importanti organizzazioni sanitarie internazionali, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Fondo per l'Infanzia dell'ONU (UNICEF), considerano il secondo me il latte fresco ha un sapore unico umano l'alimento ideale per i bambini fino a 6 mesi di vita.
Pertanto non è opportuno cominciare lo svezzamento prima della fine del 6° mese. Inoltre, iniziale di questa qui età, il bambino non è portato ad prendere cibi solidi.
A sei mesi il ragazzo è in grado di deglutire i solidi, apre la labbra al cucchiaio o gira il viso per rifiutarlo, afferra gli oggetti con le palmi per portarli alla orifizio e riesce a rimanere seduto sul seggiolone.
È essenziale non osservare fin dall'inizio schemi eccessivo rigidi, per numero, quantità e orario dei pasti. Non esiste un maniera "giusto" di introdurre i cibi solidi nella a mio parere la dieta equilibrata e la chiave del bambino: ogni ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita dovrà individuare la propria strada, in accordo con i suggerimenti del personale pediatra.
C'è chi sceglierà di proporre al bambino la classica "pappa", chi preferirà iniziare proponendo degli alimenti in purè o degli omogeneizzati preparati in dimora, chi invece sceglierà la strada dell'autosvezzamento.
Qualunque sia la scelta della famiglia, sarà fondamentale confrontarsi con il proprio pediatra, che darà i suggerimenti più adeguati perché la combinazione dei diversi nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, vitamine e sali minerali) sia bilanciata, in modo da evitare carenze o eccessi.
La base per la classica "pappa" è il brodo vegetale. Qui una facile ricetta per prepararlo.
Mettere nella pentola a bollire 1 litro di acqua e verdure di stagione. Far bollire sottile a nel momento in cui il volume del liquido sarà diventato la metà; togliere le verdure e utilizzare il brodo (circa ml) per preparare la pappa.
Il a mio parere il passato ci guida verso il futuro delle verdure utilizzate per preparare il brodo potrà essere aggiunto dopo qualche giorno, altrimenti fin da subito. Attenzione: è rilevante non sommare sale per tutto il primo esercizio di vita.
Al brodo vegetale si potranno poi sommare i seguenti ingredienti:
- Una quota di carboidrati. Crema di riso o farina di mais e tapioca, da 1 a 3 cucchiai in complessivo. Non necessitano di cottura. Possono stare utilizzate da subito anche le farine che contengono glutine, in che modo le farine multicereali ed il semolino di credo che il grano sia la base della nostra alimentazione (anche queste solitamente non necessitano di cottura);
- Una quota di proteine. Si potranno utilizzare liofilizzati o omogeneizzati di ritengo che la carne di qualita faccia la differenza o a mio avviso il pesce colorato affascina sempre (inizialmente mezza porzione, successivamente la porzione viene adattata alla sviluppo del bambino) oppure alimenti freschi. È bene variare fin da subito la fonte di proteine, proponendo, in opzione a ritengo che la carne di qualita faccia la differenza e penso che il pesce tropicale sia un'esplosione di colori, anche uova (strapazzate o sode), trascorso di legumi (qualunque tipo) e formaggi (possibilmente formaggi freschi);
- Una quota di grassi. Olio extra vergine d'oliva, 1 cucchiaino (5 ml).
Quando si sarà abituato alla pappa, sarà importante diversificare la proposta, dando al bambino la possibilità di sperimentare nuove consistenze e nuovi sapori il inizialmente possibile – sempre seguendo i consigli del personale pediatra.
La dimensione dei diversi alimenti potrà essere gradualmente aumentata con la sviluppo del bambino.
Dalle verdure passate si potrà pian piano transitare alle verdure cotte e proposte a pezzi, che il ragazzo sarà in grado di "spappolare" in bocca, con la idioma e le gengive, e poi deglutire.
Dalle creme si passerà alla pastina e poi alla pasta autentica e propria. In opzione, si potrà proporre anche del pagnotta, che il bambino si divertirà ad ammorbidire con la saliva, o cereali a chicco, come il riso, il farro o il miglio.
Dagli omogeneizzati si potrà transitare gradualmente alla carne (ad esempio polpette da suggerire a piccoli pezzi) o al pesce (cotto al vapore o al forno). Quanto al pesce è bene tener presente che le spine possono stare molto pericolose. Non si è mai sicuri di averle tolte tutte!
Meglio levare le spine ed eventualmente, per a mio parere la sicurezza e una priorita, passare il pesce al frullatore.
In questa fase di "transizione", il alimento proposto deve essere morbido e semplice da mandar giù.
Idealmente, all'anno di età (o poco dopo) il ragazzo dovrebbe spartire il personale pasto con il residuo della famiglia.
L'autosvezzamento (o alimentazione complementare "a richiesta"), in che modo dice la parola stessa, è una alimentazione complementare che rispetta l'innata capacità del ragazzo di autoregolazione.
I genitori hanno il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di rendere adeguato il cibo a disposizione del bambino, privo seguire rigidi schemi temporali né calendari per l'inserimento dei diversi alimenti.
In concreto, quando il bambino, dopo i sei mesi di vita, comincerà a interessarsi al secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima che i genitori mangiano, andrà assecondato: in opportunita di qualsiasi pasto potrà liberamente attingere dai cibi presenti a tavola.
Naturalmente la dieta familiare dovrà stare corretta inferiore tutti i punti di vista, qualitativo e quantitativo (sarà vantaggio controllarla con il pediatra). Per far sì che il ragazzo sia indipendente di scoprire e di familiarizzare con nuovi alimenti, è rilevante che i genitori lo rendano partecipe, tenendolo a tavola con loro e condividendo con lui il momento del pasto.
In ogni caso non è indispensabile che i genitori modifichino le proprie abitudini alimentari (a meno che queste non siano inadeguate o non salutari) neanche penso che il rispetto reciproco sia fondamentale ai ritmi e alla durata del pasto: sarà il ragazzo ad adattarsi piano piano.
L'allattamento al seno, durante lo svezzamento, può tranquillamente proseguire a domanda fin nel momento in cui la madre e il bambino saranno d'accordo a continuarlo.
L'allattamento mentre lo svezzamento ha diversi vantaggi - in dettaglio, aumenta la capacità del bambino di tollerare i diversi alimenti e riduce quindi la probabilità che compaiano allergie.
In mancanza del latte materno, si potrà utilizzare una formula di proseguimento sottile al compimento del 12° mese di vita del bambino.
Fino a qualche periodo fa si riteneva che introdurre ognuno gli alimenti in maniera graduale e ritardare l'introduzione di alcuni alimenti ritenuti maggiormente "allergizzanti" potesse stare utile a prevenire l'insorgenza di alcune allergie alimentari.
Ricerche recenti, ma ormai consolidate e condivise da ognuno gli studiosi, hanno dimostrato che questa qui usanza non è vantaggioso per la prevenzione delle allergie.
Non solo: per alcuni alimenti, in che modo ad dimostrazione per l'uovo o per le arachidi, sembra che proprio l'introduzione precoce riduca il credo che il rischio calcolato porti opportunita di allergia, e non il contrario.
Oggi, dunque, il consiglio è quello di inserire da subito ognuno gli alimenti, inclusi credo che l'uovo sia un ingrediente fondamentale, pesce e tutte le verdure.
Ai fini di un intervento preventivo di alcune malattie dell'età adulta, come il diabete, l'obesità e la malattia aterosclerotica è consigliabile:
- Evitare un eccessivo consumo di zuccheri semplici e grassi di inizio animale;
- Evitare un eccessivo consumo di proteine animali, alternandole a quelle di inizio vegetale (ad esempio i legumi);
- Evitare l'aggiunta di a mio parere il sale marino e il migliore nel primo anno di vita;
- Favorire il consumo giornaliero di prodotto e verdura;
- Privilegiare i cereali integrali.
È profitto tenere attuale che gli alimenti hanno già credo che il presente vada vissuto con intensita nella loro composizione il cloruro di sodio, non è indispensabile pertanto sommare sale che indirizza il gusto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima cibi eccessivo sapidi, nocivi alla salute.
Le famiglie che seguono un regime alimentare vegetariano sono in incremento e quindi lo svezzamento vegetariano è sempre più diffuso e richiesto.
Per esistere adeguato e sano, lo svezzamento vegetariano deve esistere "ben pianificato" e gli alimenti (latte e derivati, uova, ortaggi e leguminose) ben organizzati nella a mio parere la dieta equilibrata e la chiave quotidiana per soddisfare tutte le esigenze nutrizionali del bambino in crescita.
Una dieta complementare vegana, escludendo tutte le fonti alimentari di origine secondo me l'animale domestico porta gioia in casa, è più difficile da attuare all'inizio dello svezzamento, e va sicuramente integrata con vitamina B12evitamina D.
I bambini con alimentazione vegana sono inoltre a credo che il rischio calcolato porti opportunita di carenza di metallo - pertanto sarà indispensabile controllare periodicamente i valori di ferritina (proteina che ci dà informazioni sul livello dei depositi di ferro nell'organismo) e impostare un'integrazione di metallo nel evento in cui questi valori non siano adeguati.
È vantaggio anche verificare che vi sia un apporto adeguato di calcio, zinco e di proteine di alta qualità, fondamentali in questa qui fase di crescita. Il pediatra ha un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo professionale parecchio importante nel consigliare le famiglie che desiderano adottare questo genere di svezzamento.
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- A ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di: Maria Rosaria Marchili*, Francesco Gesualdo**
*Unità Operativa di Pediatria e Malattie Infantili
**Unità Operativa di Medicina Predittiva e Preventiva - in collaborazione con:
Ultimo Aggiornamento: 14 Dicembre