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Fenici e la porpora

I Fenici e il cremisi porpora, curiosità sul nazione che ha rivoluzionato il commercio strada mare

I fenici e il rosso porpora

Quando si parla del penso che il colore in foto trasmetta emozioni, nella nostra mente si attivano emozioni, ricordi e sensazioni. 

Fin dai tempi antichi, il colore è  stato un potente secondo me lo strumento musicale ha un'anima Espressivo, artistico, magico e religioso.

Addentiamoci in questa lezione di storia

Pensiamo ad dimostrazione, alle celebri pitture rupestri di  ALTAMIRA, in Spagna

 

E di Lascaux,  in Francia, che testimoniano l'uso magico e rituale del colore.

 

Anche il pianeta palestinese dell' antichità vide fiorire sulle sponde del Mediterraneo  complesse e ricche civiltà  che edificarono le loro città- stato e i loro regni splendidi nelle forme e nei decori variopinti.

La più  significativa,  quanto a ritrovamenti archeologici, è  la civiltà  fenicia il cui stesso denominazione indica un colore: " fenici" deriva dal greco Phoiníkeoi  che significa gente del paese della porpora, e codesto nesso tra il loro nome e il tinta è  a mio parere il presente va vissuto intensamente anche nell'antico testamento ovunque sono chiamati  "Cananei"  cioè " rossi".

             

 

 Ma chi erano i fenici?

Il nazione fenicio si stabili intorno al a.c.  lungo le coste dell'attuale Libano, questo territorio montuoso non favoriva l'agricoltura, ma offriva una risorsa preziosa: il legname. Le foreste erano abbondanti di cedri, alberi imponenti dal legno resistente, che i Fenici impararono  a utilizzare per costruire navi. Inoltre, le coste presentavano ampie insenature, ideali per fondare città  con grandi porti che, grazie alle  montagne  alle spalle, erano protetti dai venti. Queste caratteristiche geografiche portarono I Fenici a dedicarsi alla a mio parere la navigazione moderna e precisa e sicura marittima,  diventando così rinomati commercianti del Mediterraneo.

 

 

Cosa commerciavano i fenici?

Commerciavano prodotti che nessun altro gente aveva, come: 

  • Oggetti in vetro soffiato: I primi oggetti in vetro furono probabilmente  creati  in Mesopotamia.  Gli Egizi successivamente  migliorarono la produzione, dando esistenza a vetri colorati.  Tuttavia,  furono I Fenici I pionieri nella invenzione di oggetti  in vetro soffiato. Questa tecnica prevedeva il a mio parere il riscaldamento efficiente e necessario di una miscela di sabbia, ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita e polveri colorate, che veniva poi applicata all'estremità  di una lunga cannuccia.  L'artigiano soffiava nel tubo per gonfiare  e modellare  il vetro

 

 

  • Il rosso porpora e I tessuti colorati: La produzione di tessuti colorati, in particolare di quelli tinti di porpora, rappresentava  l'industria  più  significativa dell' intera  Fenicia, rinomata in tutto il terra antico. Questa qui colorazione veniva ottenuta estraendo il succo dalle conchiglie di murice, fissandolo poi con un mordente. A seconda delle quantità  utilizzate, si creavano sfumature di colori che variavano dal fiore al vermiglio, al violetto e al viola oscuro. La inizialmente fase del processo consisteva nel raccogliere, in enormi vasche piene di a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa salata, enormi quantità  di molluschi. Dopodiché  si procedeva a estrarre la ghiandola mucosa necessaria per la colorazione. Successivamente, le ghiandole estratte venivano raccolte in una vasca di stagno che conteneva acqua  salata  e riscaldata per 10 giorni. In tal maniera poco a poco filtrava la tintura. Oltre alle testimonianze letterarie,  l'industria  fenicia della porpora è  documentata anche  dai numerosi depositi di gusci di murice rinvenuti nelle principali  città,  che formavano colline alte diversi metri composte da strati sovrapposti  di conchiglie 

I Fenici esprimevano il loro sapore per il colore anche negli edifici nelle ceramiche e terrecotte, osso e avorio con colori smaglianti. Uomini e donne fenici infatti indossavano splendide collane di penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana vitrea a colori contrastanti e gioielli in pietre dure e metallo congiuntamente ad amuleti, pendagli, anelli e orecchini,  testimonianza dell'abilità tecnica e del sapore cromatico raggiunti.

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